Politica

Governo Meloni, Giovanni Donzelli è in pole position per la guida di FdI

di Vincenzo Caccioppoli

Secondo Donzelli gestire il partito attualmente è fondamentale, perché il consenso non si guadagna per diritto divino

Quel sogno che viene da lontano e che non può non partire dall’ormai celeberrimo congresso di Viterbo nel 2004, che ha visto la Meloni conquistare per soli 4 voti la presidenza, contro l'uomo appoggiato da Fini e da buona parte della nomenclatura di allora di An, Carlo Fidanza. In quel congresso lui fu uno degli indiscussi protagonisti e da lì è nata quella generazione di dirigenti, che oggi è chiamato a governare il paese: Andrea del Mastro delle Vedove, Nicola Procaccini, Fabio Rampelli, Francesco Lollobrigida, Adolfo Urso, il braccio destro della leader, Giovan Battista Fazzolari ed appunto lui, Giovanni Donzelli. Persone che smentiscono con i fatti, la solita storiella che il partito non abbia una classe dirigente all'altezza.

I bene informati raccontano che durante le convulse giornate di preparazione del governo nella stanza al sesto piano di Montecitorio, scelta come quartier generale dalla premier in pectore, lui, insieme a Lollobrigida e naturalmente il fidatissimo Fazzolari, fosse uno dei pochissimi ad avere libero accesso, oltre chiaramente alla fidatissima portavoce Giovanna Ianniello e alla sua assistente personale Patrizia Scurti.

Ma la fiducia che hanno in lui la Meloni e tutto il partito, Donzelli se l'è costruita, con il suo duro lavoro senza sosta per il partito, la costanza e la tenacia, che a volte lo hanno portato anche ad avere memorabili ed accese discussioni con i vertici, per difendere le proprie ragioni, da buon toscano verace qual’è, ma anche con la forza e l’autorevolezza conquistata sul campo in tanti anni di militanza attiva.

E adesso la Meloni sembra davvero intenzionata ad affidare a lui le chiavi del partito, a cui ha dedicato buona parte degli ultimi dieci anni della sua vita, certa che le metterà molto probabilmente nelle mani più sicure ed affidabili.