Politica
Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa rinnova la Commissione Via-Vas
Erano 10 anni che la Commissione Via era stata nominata
Spesso l’opposizione dice che il governo del cambiamento giallo-verde non cambia nulla e la parola “cambiamento” viene utilizzata in modo ironico sui social e sui media.
In realtà le cose non stanno così e basta guardare quanto fatto finora per rendersene conto.
Il programma si sta perseguendo con tenacia e determinazione.
In campo ambientale, ad esempio, c’è un grande cambiamento rispetto al passato.
La vecchia Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale, Via/Vas, se ne va dopo essere stata nominata addirittura 10 anni fa dall’allora ministro Stefania Prestigiacomo. Doveva durare tre soli anni.
La Via/Vas non è molto nota al grande pubblico ma è assolutamente fondamentale per gestire le opere e le infrastrutture strategiche nel nostro Paese. È proprio il suo parere infatti che permette poi di realizzarle o meno.
I ministri che si sono susseguiti hanno prorogato i termini e il ministro Galletti, l’ultimo, dopo aver atteso molto tempo ha fatto un paio di nomine bocciate dalla Corte dei Conti.
Un mese fa il ministro Costa ci aveva ribadito in una intervista la sua determinazione per la nuova Commissione:
ed è stato di parola, oltre che velocissimo.
Il ministro Costa è stato voluto fortemente da Luigi Di Maio e i Cinque Stelle stessi, quando erano all’opposizione nella legislatura precedente, furono gli unici a protestare per quello che stava succedendo con le nomine per la nuova Commissione Via:
L’altro ieri il ministro ha reso noto i requisiti che i nuovi membri dovranno avere. Sono richieste alte professionalità specifiche (tra cui la laurea), niente condanne (anche non passate in giudicato) o rinvii a giudizio sulla Pubblica Amministrazione o su reati ambientali.
Un taglio netto con i criteri utilizzati nel passato.
La suddivisione sarà: 25 esperti in ambito ambientale, 4 in ambito economico, 8 in ambito giuridico e 3 nell’ambito della salute (novità) e sarà anche costituito un “comitato istruttorio” che valuterà le “manifestazione di interesse” corredata da Cv dei candidati.
Se non è un cambiamento questo non si vede proprio cos’altro potrebbe esserlo.