Politica
Impegno civico? Il nome più adatto sarebbe "poltrone & poltrone"
L'alleanza tra Di Maio e Tabacci? Dovrebbe chiamarsi "poltrone & poltrone"
“Non ho mica scritto Sali e Tabacchi sulla fronte!”. Questo proverbio lo usa chi, in una conversazione accesa, vuole affermare che non è un fesso. Quando, infatti, il sale era monopolio di Stato, nel periodo antecedente il 1975, sborsare allo Stato una tassa, per avere un bene di largo consumo, significava essere preso in giro….
Dovrebbero dirlo gli elettori italiani a “Gigino” Di Maio, 36 anni, e a nonno Bruno Tabacci, 76 anni, di Quistello, provincia di Mantova. L’ex steward dello stadio “San Paolo” di Napoli e il giurassico Dc, in Parlamento da quando Berta filava, hanno scoperto che la Camera non deve essere affatto aperta come una scatoletta di tonno (lo aveva auspicato Beppe Grillo, nella fase del boom dei pentastellati). Meglio rinnovare le istituzioni dall’interno, restando assisi altri 5 anni, sulle poltrone della Camera, insieme, al mai rottamato notabile della “Balena Bianca” lombarda.
E “Gigino ‘a “cartelletta”, come il Fondatore definisce l’ex ministro degli Esteri, non poteva proprio non accordarsi con il recordman degli incarichi in Parlamento, negli enti locali, nelle aziende pubbliche, il cui curriculum è molto denso, eufemismo… Tabacci è stato consigliere regionale, dal 1985 al 1981, della Lombardia, di cui ha presieduto la giunta nel biennio 1987-‘89. Deputato della DC dal 1992 al ‘94, Bruno è stato dirigente statale dal 1994 al 2001, quindi è tornato a Montecitorio, da deputato UDC di Casini, rimanendovi fino al 2008. In quell’anno ha indossato la casacca della Rosa Bianca e nel 2009 quella di Alleanza per l’Italia.
Con Pisapia, di Rifondazione comunista, Sindaco di Milano, l’intramontabile Tabacci ha fatto l’assessore al Bilancio del Comune, dal 2011 al 2013, anno in cui è tornato a Roma, all’amata Camera dei deputati, come parlamentare del Centro democratico, poi è stato designato dal “premier migliore” del “governo dei migliori”, Mario Draghi, sottosegretario.
Tabacci, nelle aziende pubbliche, è stato consigliere d'amministrazione di Eni, Snam, Efibanca. Nel biennio 1999-2000 è stato presidente dell'Autostrada A15 Cisa. Dal gennaio 2000 ha lavorato, non gratis, come copresidente della Fondazione del premio letterario Bancarella di Pontremoli.
“Impegno civico” è nome del cespuglio all’ombra dell’intesa tra lo statista lombardo, Bruno Tabacci, Dc, e il collega di Napoli, Di Maio, ex M5S. In realtà, il nome più adatto sarebbe “poltrone & poltrone”. O no ?