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Ius Scholae, Gasparri: "FI oggi e domani nel centrodestra. Ma lo Ius soli è follia"
Maurizio Gasparri

Ius Scholae, Gasparri: "FI oggi e domani nel centrodestra. Ma lo Ius soli è follia"

“Oggi e domani Forza Italia sarà nel centrodestra”: è il titolo di un intervento, pubblicato da Libero, di Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato. L'esponente forzista torna sulla questione dello ius scholae, proposta dal leader del suo partito, Antonio Tajani, osservando che, "mentre su altre testate si coltiva l'illusione, per loro, la speranza, di un centrodestra che si laceri, Libero difende, giustamente, l'unità del centrodestra, per noi un vero dogma". Continua Gasparri: "Partiamo dalla sostanza della proposta, non certa nuova, fatta dal segretario di Forza Italia Antonio Tajani. Concedere, su richiesta, la cittadinanza italiana a chi, di origine straniera, abbia frequentato dieci anni di scuola in Italia. Si parla di ragazzi che, avendo iniziato la scuola a 6 anni avrebbero almeno 16 anni al momento del decimo anno di studi". "Con le norme vigenti - prosegue Gasparri - questi ragazzi potrebbero chiedere la cittadinanza a 18 anni. Quindi nessuna rivoluzione, semmai una procedura che eviterebbe lunghe attese dopo il compimento della maggiore età.

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A mio avviso all'atto della domanda di cittadinanza si potrebbe dar luogo a una verifica sulla padronanza della lingua e sulla conoscenza dei principi di diritto e costituzionali fondamentali. Era quello - sottolinea l'esponente azzurro - a cui si riferiva il presidente Berlusconi quando giustamente criticava chi accetta la sottomissione di donne o minori o altre follie simili. Forse un esame del genere farebbe bene a tutti. E probabilmente qualche italiano da dieci generazioni avrebbe difficoltà a su perarlo. Ciò detto, come italiane, tali diventate con le leggi vigenti, preferisco persone che hanno collaborato con la mia famiglia arrivando da altri continenti piuttosto che persone come la Salis".

Gasparri quindi puntualizza: "Ovvio che Forza Italia è decisamente contraria allo ius soli, ovvero alla cittadinanza concessa per la sola nascita sul nostro territorio. Modalità che ovviamente non garantisce una scelta consapevole e accompagnata da dieci anni di studi, che garantiscono l'integrazione che tutti a parole invocano". "Circoscritto il merito di una questione - sottolinea Gasparri - non mi sfugge la questione politica che aleggia. Al netto delle bufale, garantisco che tali sono, di un partito eterodiretto (eccellenti sono i nostri rapporti con i figli del Presidente Berlusconi, che da tempo guidano benissimo grandi imprese e non organizzazioni politiche) o di marce verso altri lidi, i fatti sono chiari. Frantumando 'conventio ad excludendum' odiose e antiche, fu Berlusconi con Forza Italia a creare e a unire il centrodestra in Italia, mettendo intorno a un tavolo promosso da 'moderati' liberali, cattolici e riformisti, la destra in trasformazione e gli autonomisti non più secessionisti. Svolta storica e irreversibile. Dopodiché non è che alcuni dettano l'agenda e altri scrivono.

Chi ha più numeri ha ruoli maggiori, principio democratico ovvio. Ma la polifonia delle voci allarga il campo. Premesso che il campo è ovviamente quello del centrodestra. Del resto gli altri si uniscono e i futuri confronti elettorali saranno impegnativi. Giorni fa Carioti descriveva con numeri chiari che nel 2022 in molti collegi uninominali il centrodestra ha vinto il seggio con il 37/40% perché gli 'altri' correvano con tre candidati. Se la prossima volta ne avremo solo uno contro bisognerà cercare nuovi elettori per il centrodestra. Attenzione poi ad un altro meccanismo. E la dico sperando che nessuno si offenda. Fratelli d'Italia ha ottenuto un grande successo, ma deve giustamente considerare la concorrenza a destra della Lega", la quale "deve poi considerare presenze che le hanno portato consensi, ma anche contenuti che cercano spazio. Ma non è che chi ha posizioni più identitarie per un gioco di rimbalzi detta la linea a tutti. Forza Italia cerca spazi tra i moderati, a beneficio non solo di se stessa, ma di tutta la coalizione. Se no stiamo tutti fermi in attesa della direttiva del giorno.

Ovvio - continua Gasparri - che accanto al dibattito e ai diversi ruoli dei partiti ci sono la coesione della coalizione e del governo. Abbiamo vinto e governiamo. Non dobbiamo attendere il futuro". Insomma, conclude, "mentre i dibattiti proseguono, con pacatezza si spera, ricordiamoci dei nostri ottimi risultati e dei nostri doveri. Il centrodestra è l'eredità più importante che ci ha affidato il presidente Berlusconi. Una Forza Italia dinamica e protagonista non potrà che fare bene alla coalizione. Che vogliamo più larga perché vinca ancora. Ma la casa è quella che abbiamo costruito insieme ad altri e nella quale siamo entrati in tanti proprio perché qualcuna la aveva edificata".






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