Politica

Media, allarme informazione: poca trasparenza e verità

di Francesco Lena

Così raggiungeremo l'obiettivo di una società più giusta e migliore per tutti i cittadini del mondo

Informazione, quello che non va nei media in Italia: dal peso educativo alla narrazione sul Covid e l'emergenza climatica

Cari mezzi di informazione e istituzioni, vi vorrei più educativi, più propositivi, più costruttivi, più trasparenti e  più verità.

1) Quando si parla di ambiente, bisogna dire cosa fare da subito concretamente. Presidiare il territorio, incominciando a incoraggiare, finanziare gli agricoltori che ricuperano e coltivano territori abbandonati e non, di pianura, collina e montagna, ci sarebbero meno frane, meno incendi, meno  allagamenti, ma ci sarebbe più produzioni di beni alimentari e non, con grandi benefici per tutta la comunità, con più conservazione e rispetto dell’ambiente.

2) Quando si danno notizie sul COVID, bisognerebbe dare informazioni scientifiche, la parola va data agli esperti in materia, fare tanta educazione sanitaria ai cittadini di prevenzione delle infezioni, con informazioni chiare, semplici ed efficaci e per favore date meno spazio ai negazionisti.

3) Quando si parla di pericoli che corre l’umanità, la terra, il nostro pianeta, bisognerebbe dire la cruda verità. Il primo pericolo sono le armi negli arsenali americani russi e tanti altri stati, ci sono una quantità di armi nucleari atomiche, sufficienti per distruggere la terra e l‘umanità migliaia di volte, basta anche uno sbaglio, che saltiamo tutti per aria, ma purtroppo nessuno ne parla e non si fa niente. Poi bisogna fare un’informazione seria, sincera e concreta, si costruiscono e si commercia troppe armi, che sono strumenti di morte, fra cui anche l’Italia concorre. Vorrei fare un solo esempio, in Afghanistan, ci sono stati gli eserciti militari americani italiani e altri stati, per 20 anni con militari ben armati ed equipaggiati, risultato, la situazione peggio di prima e in più sono stati provocati tanti morti, ora gli afghani si trovano con una dittatura dei Talebani, con una povertà spaventosa, e senza assistenza sanitaria per la popolazione, per mancanza di mezzi e di ospedali.

(segue)