Politica
La Destra vuole i test psico-attitudinali sui giudici. Era un'idea della P2
Dopo il blitz provato da Mantovano a dicembre, ora la maggioranza rilancia e vuole gli esami inventati da Licio Gelli. Bastonata dall'Ue sull'abuso d'ufficio
Governo, non solo l'abuso d'ufficio tolto. Ora tocca ai test per le toghe
Il governo Meloni lavora sulla Giustizia e non si ferma all'abolizione dell'abuso d'ufficio ma gioca al rialzo e già pensa alla prossima crociata. Spinge per i test psico-attitudinali, profetizzati dal capo della P2 Licio Gelli negli anni 70 e poi - si legge su Il Fatto Quotidiano - rilanciati da Berlusconi durante i suoi anni d’oro, senza tuttavia riuscire mai a introdurli per davvero. Dopo il blitz fallito di fine anno – complice l’opposizione di Nordio – Forza Italia e Lega buttano l’amo durante la discussione in commissione Giustizia al Senato sul decreto legislativo che riforma l’ordinamento giudiziario, eredità della riforma Cartabia. Durante la seduta, il forzista Zanettin e la leghista Bongiorno si dicono a favore dell’inserimento nel parere al decreto di una indicazione per introdurre i test attitudinali per le toghe ("Basta macchina del fango", dirà poi Maurizio Gasparri). FdI, che in commissione dovrà redigere il parere col presidente Ciro Maschio, per il momento tace.
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Questo è l’affresco giudiziario in cui - prosegue Il Fatto - si muove la maggioranza, che ieri ha continuato a votare la riforma Nordio in commissione al Senato proprio mentre Bruxelles stroncava la norma che abolisce l’abuso d’ufficio. A picconare la legge è Christian Wigand, portavoce della Commissione europea per la giustizia: “Quello che posso dire è che la lotta alla corruzione è una priorità assoluta per la Commissione. Siamo a conoscenza del disegno di legge italiano che propone alcune modifiche alle disposizioni che regolano i reati contro le pubbliche amministrazioni. Come spiegato nel nostro ultimo rapporto sullo stato del diritto del luglio 2023, tali modifiche depenalizzerebbero importanti forme di corruzione e potrebbero incidere sull'efficacia dell’individuazione di quel reato e quindi sulla lotta contro la corruzione”.