Politica

Lega convention: "Sì alla riforma del Csm. Flat tax al 15% e pace fiscale"

di Vincenzo Caccioppoli

Alla convention romana della Lega di Matteo Salvini si punta forte su fisco e giustizia

Convention della Lega di Matteo Salvini: "È l'Italia che vogliamo"

C'è tutto il gotha della Lega, con il segretario Matteo Salvini in prima fila, riunito alla Lanterna il centro congressi nel cuore di Roma per il primo dei venti appuntamenti itineranti che la Lega ha previsto per parlare di economia, fisco, lavoro, giustizia, sociale, famiglia.

"È l'Italia che vogliamo" questo lo slogan di questi happening, organizzati da Armando Siri che cominciano dalla capitale e che si svilupperanno in tutta Italia (prossimo appuntamento a Genova).

Salvini, Draghi abbia coraggio massiccia pace fiscale

"Mi aspetto dal presidente Draghi coraggio" di fare,"dopo l'emergenza sanitaria, una grande irripetibile, massiccia, emergenziale, pace fiscale. E' doverosa. Un saldo e stralcio di questo enorme magazzino fiscale a vantaggio di 15 milioni di italiani". Cosi' il segretario leghista Matteo Salvini, parlando alla convention 'L'Italia che vogliamo'.

Governo: Salvini, in esecutivo complicato per interesse Paese

"Siamo entrati in un governo complicato. Se avessi fatto interessi di partito avrei scelto un'tra strada, con la pandemia e' stato mio dovere mettere davanti l'interesse del Paese a interesse di partito. E gli italiani ce lo riconosceranno".

Lega, fisco: flat tax al 15% e nuova pace fiscale

Si comincia con il botto con ospiti di tutto rispetto oltre a tutti i principali dirigenti nazionali e locali del partito. Si parte con due temi molto sentiti dalla Lega e anche da tutti i cittadini: fisco e giustizia. Sul fisco si sa la Lega da tempo è per una tassazione più equa e redistributiva.

La ricetta migliore secondo il partito di Salvini è sempre quella che porta verso una flat tax al 15% ed verso una nuova pace fiscale, che appare sempre più opportuna, visto la situazione congiunturale sempre più difficile.

Salvini da tempo chiede al governo una nuova rottamazione che possa dare respiro alle tante famiglie ed imprese, ridotte allo stremo dalla pandemia prima e dalla guerra ora.

Lega, fisco: evasione a quota 15 miliardi e non 100

La Lega come annunciato sul palco da Armando Siri, presto presenterà un dossier preparato da un team di ricercatori della Università Sapienza di Roma guidati dal professore di diritto tributario Pietro Boria, presente alla conferenza per parlare di tasse e fisco.

Il dossier dovrebbe dimostrare, a sorpresa, come in realtà l'evasione non sarebbe di circa 100 miliardi all'anno come sostenuto da tempo da governo ed agenzia delle entrate, ma ammonterebbe a poco più di 15 miliardi all'anno.

Sempre in tema di fisco, si dibatte, in un secondo panel con rappresentanti del mondo notarile e Giorgio Spaziani Testa presidente di Confedilizia, invece sulla tanto criticata nuova riforma del catasto, che la Lega dice di non voler appoggiare e sulla quale è pronta a fare le barricate in parlamento.

Lega giustizia: riformare il CSM

Ucraina: Salvini, Finlandia-Svezia paesi sovrani, decideranno cosa fare. Priorità è la pace

 "Parlare di pace non è mai fuori luogo, cerchiamo sempre ciò che unisce, non ciò che divide, per me priorità è arrivare alla pace, fermare le armi". Così Matteo Salvini, nel suo intervento a conclusione della kermesse leghista 'L'italia che vogliamo', al termine a Roma. "Finlandia e Svezia decideranno loro, sono paesi sovrani, però dovremo fare ciò che avvicina alla pace". Poi spiega: "Qualcuno pare giochi a risiko, ma ci sono 5mila testate nucleari".

C.destra: Salvini,deve tornare comunita' per migliorare Italia 

"Il centrodestra deve tornare a essere una comunita'. Non governare per tanto governare, come il Pd, ma per migliorare il Paese. Abbiamo il dovere di essere seri, compatti, preparati".

Alpini: Salvini, no cancel culture, sindaci Lega li inviteranno

"Non e' normale che da una settimana si faccia polemica su una istituzione come gli alpini. Chiedero' agli 800 sindaci della Lega di invitare gli alpini. Se qualcuno ha sbagliato paga. Basta giocare alla 'cancel culture'".

Ma è sulla giustizia che il dibattito attira l'attenzione maggiore da parte degli astanti e da parte dello stesso segretario Matteo Salvini, che proprio prima del panel torna in platea, per ascoltare il panel moderato da Bruno Vespa, in diretta streaming da Milano, e che vede ospiti illustri come Alfredo Mantovano ex ministro, Carlo Nordio, già procuratore aggiunto di Venezia, Ilaria Perinu Pm a Milano  e Enrico Infante Pm a Foggia. Il dibattito tocca subito le questioni caldissime inerenti la lentezza dei processi, 1120 giorni di media per la conclusione di un procedimento contro i 510 giorni della Spagna e i 492 della Germania.

Carlo Nordio, candidato di bandiera di Fratelli d Italia per la presidenza repubblica, sostiene come attività del magistrato è difficilissima "deve giudicare entrando nella mente del reo ed interpretare il suo gesto. Altra attività è quella del Pm invece che malgrado il suo enorme potere discrezionale non rischia nulla. In nessun paese al mondo esiste un simile sistema che non prevede nessun regime sanzionatorio per pm che sbaglia." dice Nordio, secondo il quale sarebbe giunto il momento di riformare articolo 112  della Costituzione, che sancisce appunto l'obbligatorietà dell'azione penale.

"Delle due l'una: o si cambia articolo costituzione oppure si introduce meccanismo sanzionatorio per i magistrati inquirenti". Secondo ex Pm Veneto, l'azione penale nel nostro paese è in realtà del tutto arbitraria ed un Pm "può tenere un inchiesta per anni sulla sua scrivania, per poi magari estrapolare alcuni particolari per colpire una singola persona". Senza peli sulla lingua e tutt'altro che politically correct, come la sua lunga carriera ha sempre dimostrato l'ex Pm Carlo Nordio, molto apprezzato dalla platea leghista.

Per Mantovano invece è ora di mettere mano alla riforma seria del CSM perché il sistema che prevede elezioni da parte delle correnti dei membri non fa altro che alimentare un rapporto perverso di scambio di favori tra eletto ed elettori.

Giulia Bongiorno, capo dipartimento giustizia del partito, che conclude il panel e se possibile ancora più netta e chiara sul come riformare e cambiare una magistratura che non funziona.

"Bisogna riformare il CSM. Perché se è vero che la giustizia è uguale per tutti e anche vero che i giudici non sono uguali per tutti. Il giudice deve lasciare le sue idee fuori dal processo. La riforma Cartabia è la classica occasione mancata. Ci vuole il sorteggio nella elezione dei membri del CSM. "conclude applauditissima la Bongiorno.

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