Lega, Salvini ordina ai suoi di non attaccare Berlusconi e i 5 Stelle
Lega, così Salvini si tiene aperte due strade. Retroscena
All'indomani del primo turno delle elezioni comunali, in conferenza stampa in Via Bellerio, Matteo Salvini lo ha detto a chiare lettere: "Il mio avversario si chiama Matteo Renzi". E, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, il segretario federale della Lega ha dato l'ordine ai suoi uomini di non attaccare Forza Italia e Silvio Berlusconi, nonostante le incomprensibili dichiarazioni dell'ex Cavaliere contro il bipolarismo (anche alla luce dei dati delle Amministrative) e le uscite quasi comiche di molti esponenti azzurri che si ostinano a parlare di Forza Italia come primo partito del Centrodestra e di Berlusconi come leader dell'eventuale coalizione.
Salvini, forte dell'ottimo risultato raccolto domenica scorsa (in moltissimi comuni, non solo al Nord, la Lega ha doppiato se non triplicato Forza Italia), punta tutto sui ballottaggi del 25 giugno. L'obiettivo principale è ovviamente Genova. Una sconfitta del Pd nel capoluogo ligure sarebbe un colpo durissimo per l'attuale governo e per il segretario dem. Il tutto in piena sintonia con il Governatore Giovanni Toti che, da vero vincitore all'interno di Forza Italia, lavora alla costruzione del Centrodestra.
Ma allo stesso tempo Salvini non affonda il colpo nemmeno sui 5 Stelle e infatti vede nel Pd, e non nei grillini, "il vero sconfitto del voto amministrativo". In Via Bellerio sono molto diffidenti sulle mosse dei pentastellati ma le dichiarazioni su migranti e rom di Raggi e Grillo non sono passate inosservate. Il leader leghista vuole tenersi aperte tutte le strade in vista delle Politiche, quasi certamente il prossimo anno (ma l'ipotesi settembre non è ancora tramontata del tutto), e per questo le aperture di alcuni parlamentari 5 Stelle vengono valutate attentamente. Non solo, non attaccare Grillo serve anche a spingere la maggior parte di elettori del M5S a scegliere Centrodestra e non Pd al secondo turno delle Comunali. Tanto a Genova quanto a Verona, Padova, Como, Alessandria e in tutti gli altri Comuni dove si tornerà alle urne per i ballottaggi.
Salvini, come sempre consigliato dal prudente e lungimirante Giancarlo Giorgetti, picchia duro su Renzi e Pd ma per il momento si tiene aperta la strada che lo porta ad Arcore, sempre che Berlusconi non insista con l'inciucio con il Pd, così come quella del difficile dialogo con almeno una parte dei grillini. I tempi della ruspa e del lepenismo sono passati e il leader della Lega ora si muove da politico navigato abbinando strategia e tattica politica.