Politica
"Lo inseguirò fino alla fine del mondo". Crisanti è pronto a denunciare Zaia
Il virologo e senatore Pd: "Mi difenderò contro chiunque sia coinvolto in questa vicenda, anche il governatore del Veneto se sarà il caso"
Crisanti si dimette e denuncia Zaia: "Intento persecutorio"
Continua a far discutere il caso scoppiato tra la Regione Veneto e il microbiologo e senatore del Pd Andrea Crisanti. La trasmissione di Rai Tre Report ha fatto venire a galla alcune intercettazioni telefoniche che coinvolgono il governatore Luca Zaia. In una di queste telefonate Zaia parlava con alcuni medici dell'Azienda Ospedaliera di Padova: "È un anno - riporta La Stampa l'intercettazione- che prendiamo la mira a questo, sono qua a rompermi i coglioni da 16 mesi, stiamo per portarlo allo schianto. Adesso questo qua fa il salvatore della Patria e io faccio la parte del mona cattivo”. Crisanti, dopo aver sentito questi audio, ha deciso di passare al contrattacco. "Ho scelto di dimettermi dall'Università di Padova per sentirmi più libero di prendere qualsiasi decisione mi riguardi. Anche perché sono emerse diverse intercettazioni che coinvolgono altri docenti dall’ateneo".
"Agirò - prosegue Crisanti a La Stampa - verso chiunque sia responsabile di fatti penalmente rilevanti. Zaia compreso. Se i miei avvocati mi diranno che si possono concretizzare delle ipotesi di reato, lo inseguirò fino alla fine del mondo. I file audio mettono in evidenza il coinvolgimento diretto di Zaia nell’avere orchestrato una campagna denigratoria nei miei confronti. Un intento persecutorio che si è materializzato in tutta una serie di azioni pretestuose messe in atto negli ultimi anni dall’Azienda Ospedaliera di Padova. Quando la Regione ha detto di avermi denunciato, ho ricevuto un sostegno importantissimo dai docenti padovani. E l’Ateneo stesso voleva fare una mozione contro la Regione, che a quel punto ha smentito di avermi denunciato. È stato lì che Zaia si è arrabbiato".