Politica

M5s, "Cingolani non si confronta". Il super ministro green finisce nel mirino

Ai pentastellati non piace il modo di agire in solitaria dell'uomo voluto da Grillo per la "Transizione ecologica". Nessuno scambio di opinioni sul Recovery

M5s, "Cingolani non si confronta". Il super ministro green finisce nel mirino

Il M5s continua nella sua guerra interna. Troppi i nodi da sciogliere per il neo leader Giuseppe Conte. Dal caso della piattaforma Rousseau e i rapporti con Davide Casaleggio alla vicenda Grillo con il video in difesa del figlio e degli amici accusati di stupro di gruppo, ma non della possibile vittima, la ragazza che ha denunciato l'accaduto. Come se non bastasse, adesso si aggiunge anche il caso Roberto Cingolani. Il ministro della Transizione ecologica, fortemente voluto dal garante del M5s per diversi esponenti del partito - si legge sulla Stampa - è un corpo estraneo ai pentastellati. A soli tre mesi dall’insediamento dell’esecutivo è il ministro che più fa discutere il Movimento.

Ai 5 Stelle non piace del tutto cosa c’è scritto nel capitolo green del Piano nazionale di rinascita e resilienza (Pnrr), non sono piaciute alcune dichiarazioni pubbliche di Cingolani e non sono andate giù le sue resistenze alle ripetute richieste di un incontro. Sui rapporti assenti e sul mancato coordinamento con il ministro insistono tutte le fonti di governo e parlamentari interpellate. Solo due giorni fa - prosegue la Stampa -  Cingolani ha accettato di incontrare i grillini delle commissioni Ambiente di Camera e Senato. Si vedranno a fine maggio. "Finalmente potremo confrontarci e dirgli cosa va e che cosa non va, a nostro avviso, nel Pnrr" spiega il deputato Giovanni Vianello, che in quest’occasione fa da portavoce dei malumori dei colleghi.