Politica
M5s, l'attacco di Castellone: "Iniziato il "grillicidio", questo è bullismo"
La vicepresidente del Senato: "Una violenza così mi ha profondamente turbata. Tutti contro uno"
M5s verso la scissione. I grillini organizzano una manifestazione a Roma (pro Beppe)
Non si ferma lo scontro interno nel M5s, ormai è chiaro che uno tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo è di troppo e che il Movimento è molto vicino all'ennesima scissione. Ma in difesa del fondatore e garante sembrano essere rimasti davvero in pochi, tanto che la vicepresidente del Senato, ed ex capogruppo Mariolina Castellone sceglie di intervenire: "Tutti contro uno", dice sui social Castellone in difesa di Grillo e poi spiega: "Si sta mettendo in atto un vero e proprio “grillicidio”; con una violenza che mi ha profondamente turbata, sia nel metodo usato che nel merito delle questioni sollevate. La tecnica è quella "bullesca" che abbiamo sempre stigmatizzato e condannato quando veniva esercitata da altri che volevano emarginare e isolare qualcuno. Si attacca, cioè, all’improvviso. Tutti contro uno, ripetendo all’unisono le stesse cose, affinché una bugia, detta e ridetta all'infinito, diventi poi una verità".
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"Al pari di Beppe, - prosegue Castellone - sono convinta che lungo il percorso che ci porterà alla Costituente di ottobre dobbiamo riflettere sulla nostra storia e anche sulle nostre radici, senza però mutare il nostro Dna, che è racchiuso in quei tre pilastri imprescindibili che sono: la regola del secondo mandato, il nostro simbolo e il nostro nome". Dopo la lettera del 7 agosto in cui 11 ex parlamentari del M5S avevano messo nel mirino l’Assemblea costituente voluta da Conte, è trapelato che la corrente schierata con Grillo starebbe pensando di darsi appuntamento a Roma per un incontro con il garante. Anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi si inserisce nel dibattito: "Conte - dice l'ex premier a Il Corriere della Sera - ha avuto un’estate difficile. È stretto tra l’incudine Grillo, che potrebbe sfiduciarlo, e il martello Travaglio, che lo sogna alleato della Meloni. Con me ha un conto aperto perché mi ritiene "colpevole" della sua sostituzione con Draghi: responsabilità che mi prendo volentieri, con grande orgoglio. Ma ora il tema è il futuro. E per il futuro servono voti, non veti".