Politica

M5s, Nicola Morra: "Strappo ormai irreparabile"

di Paola Alagia

Intervista di Affari al senatore Nicola Morra: "Di Battista? Ha giustamente tempi più lunghi ma ci confronteremo con lui. C'è convergenza sulle battaglie"

Il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra, che è stato tra gli esponenti di punta del Movimento cinque stelle - prima di essere espulso per aver deciso di negare la fiducia al governo Draghi -, è oggi tra i parlamentari più attivi a dar vita a un nuovo soggetto politico. Intervistato da Affaritaliani.it, il senatore non ha voluto anticipare dettagli. Ma ha spiegato quale dovrebbe essere la mission del progetto: “Stiamo cercando di capire se si possa innanzitutto restituire agli italiani un punto di riferimento per chi voglia combattere battaglie di solidarietà, battaglie perché il rispetto per l’ambiente sia non sia lettera morta, battaglie perché la legalità trionfi”.  La bussola, poi, saranno “i valori”. Solo dopo saranno calibrate le regole perché diverse di quelle adottate dal M5s, ha detto al nostro giornale, “si sono dimostrate inadeguate”. Tempi e modalità, invece, verranno solo successivamente. E la leadership? “Non può che essere collegiale e collettiva”, è stata la sua risposta assertiva. Così come, in maniera altrettanto decisa, Morra si è detto certo che dallo strappo che si è consumato con il Movimento non si torna indietro.

Presidente Morra, partiamo proprio da qui: il M5s per lei è ormai acqua passata o, in caso il suo ricorso avesse successo, prenderebbe in considerazione l’ipotesi di rientrare?
Ho imparato che in politica spesso usare la parola mai è sconveniente e inopportuno, però in relazione a quanto si è vissuto penso si sia consumato uno strappo ormai irreparabile.

A proposito, a che punto è il lavoro sul nuovo soggetto e che tempi prevede sul suo debutto ufficiale?
Sul nuovo soggetto non voglio anticipare nulla. Anche perché non è sufficiente una manifestazione di volontà. Poi servono atti conseguenti. Ci stiamo ragionando con alcuni - e non solo colleghi - e stiamo cercando di capire se si possa innanzitutto restituire agli italiani un punto di riferimento per chi voglia combattere battaglie di solidarietà, battaglie perché il rispetto per l’ambiente sia non lettera morta ma carne viva, battaglie perché la legalità trionfi. Se dovesse essere così, poi, verificheremo in che modo e in che tempi organizzare il tutto.