Politica

M5s, Nicola Morra: "Strappo ormai irreparabile"

di Paola Alagia

Intervista di Affari al senatore Nicola Morra: "Di Battista? Ha giustamente tempi più lunghi ma ci confronteremo con lui. C'è convergenza sulle battaglie"



Il sostegno del Movimento al governo Draghi per lei aveva già segnato un punto di non ritorno. Negli ultimi giorni, poi, Luigi Di Maio ha sposato una posizione “anti-gogna”. Che idea ha maturato al riguardo?
Sulla lettera inviata al Foglio, come ho detto più volte, io sono dell’avviso che occorra distinguere tra la verità storica e la verità processuale. Insegnava Borsellino che andare a prendere un caffè con un mafioso non costituisce di per sé un reato. Quindi, non è una fattispecie penalmente perseguibile e pur tuttavia è un comportamento moralmente riprovevole. Ecco perché ritengo che dovremmo tornare ad essere esemplari dal punto di vista delle condotte pubbliche.

Si tratta di tattica, è stato un errore?
Tale quesito forse lo deve rivolgere ad altri. Io sono sempre più convinto che si debba recuperare quell’insieme di valori etici che rappresentavano e rappresentano il pre-politico che molto spesso difetta nello scenario politico tutto. Quindi, alcune cose non si fanno sia che tu abbia votato in alto, in basso, a destra, a sinistra, al centro e sia che tu abbia votato da qualunque altra parte. Certi comportamenti sono inammissibili. Sono sempre e soltanto stigmatizzabili.

Secondo lei, infine, Conte dove porterà il Movimento? Se la direzione fosse quella di un’alleanza strategica col Pd quali rischi correrebbe il M5s?
Questo dovrà chiederlo a loro.