Politica

Manovra, Calenda: "Bene lo stop al Superbonus ma sanità pubblica al collasso"

di Redazione

L'intervento del senatore Carlo Calenda, leader di Azione, durante il dibattito alla Camera dei Deputati organizzato da Confederazione Aepi e Affaritaliani.it

Manovra, Calenda: "La sanità pubblica è oltre il collasso. Da Meloni nessun intervento per lo sviluppo" 

"Il fatto positivo di questa Legge di Bilancio è la chiusura dello strumento più assurdo e devastante dal punto di vista economico della storia della Seconda Repubblica, che è il Superbonus". Lo ha affermato il senatore Carlo Calenda, leader di Azione, durante il dibattito alla Camera dei Deputati organizzato da Confederazione Aepi e Affaritaliani.it sulla manovra per il prossimo anno.

"Questo è certamente un fatto importante. Sono convinto però che il taglio del cuneo fiscale per un anno sia estremamente pericoloso anche se capisco con l'inflazione così alta. Il compito principale dello Stato sono la scuola, la sanità e la sicurezza. Noi abbiamo presentato una contromanovra per destinare gli stanziamenti all'aumento del fondo sanitario nazionale. Che aumenta solo come tendenziale di 3 miliardi euro, ma in realtà aumenta di 1,7 miliardi. Il fondo sanitario nazionale aumenta di un quarto rispetto all'inflazione", sottolinea Calenda.

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"La sanità pubblica è oltre il collasso. Si danno 16 euro medi in busta paga in più ma l'Italia è il Paese che ha il più alto tasso di persone con malattie croniche e la spesa per la sanità privata è pari a 41 miliardi. La priorità è aumentare il fondo sanitario nazionale". Calenda conclude: "Nella manovra non c'è nulla sullo sviluppo. Non credevo che Meloni riuscisse a cambiare il Pnrr con la Commissione europea e invece, lo dico in maniera candida, è stata una sfida vinta. Ma il problema è che finora non si stanno spendendo quei soldi".