Politica
Meloni caccia Emanuele Pozzolo da Fratelli d'Italia. Anteprima Affaritaliani
Troppo pesante il danno di immagine per il partito in vista delle elezioni europee. Serve una decisione netta e chiara
Pozzolo finirà nel gruppo misto, poi spetterà a lui decidere se dimettersi dal Parlamento o meno
Manca solo l'ufficializzazione, che potrebbe arrivare già oggi durante la conferenza stampa della presidente del Consiglio, ma la notizia è certa al 99%: Giorgia Meloni ha decisio di cacciare da Fratelli d'Italia Emanuele Pozzolo. Il deputato non verrà sospeso ma espulso dal partito e finirà così nel gruppo misto. Poi spetterà solo a lui decidere se dimettersi da parlamentare o meno.
La leader di Fratelli d'Italia è dunque pronta a espellere il deputato Pozzolo, accusato di aver sparato con la sua pistola la notte di Capodanno ferendo uno dei partecipanti alla festa alla Pro loco di Rosazza. Intanto, secondo quanto si apprende da fonti investigative, la procura della Repubblica di Biella incaricata del caso potrebbe richiedere una perizia balistica per accertare la dinamica dello sparo che è stato esploso dalla pistola del parlamentare. Un accertamento tecnico – viene spiegato – che potrebbe contribuire in modo molto rilevante a capire la dinamica dell'episodio, soprattutto nel caso in cui le testimonianze raccolte dai carabinieri subito dopo i fatti e nelle ore successive presentassero discordanze significative.
Il giovane colpito (genero di un agente di scorta di Andrea Delmastro) non ha ancora presentato querela, mentre è polemica sulle armi che Pozzolo aveva in casa. Si attendono poi gli esiti del test sulla polvere da sparo dei Ris di Parma, che non ha però i vestiti del deputato di FdI, negati in forza dell'immunità parlamentare.
In vista delle elezioni europee il caso Pozzolo rischia di danneggiare enormemente Fratelli d'Italia e quindi serve una decisione forte, chiara, immediata, tempestiva e decisa. Da qui la scelta - salvo colpi di scena - di allontanare Pozzolo dal partito. Anche e soprattutto per evitare contraccolpi nelle urne e per fronteggiare gli attacchi delle opposizioni sull'inadeguatezza della classe dirigente di Fratelli d'Italia.