Politica
Meloni si è mossa bene...perché ha cambiato posizione su tutto
Non poteva fare altrimenti. Il governo sarebbe durato una settimana
Oramai in Italia è quasi più facile cambiare sesso che cambiare posizione sull'Europa
La prestigiosa rivista americana Geopolitical Futures del mese di Aprile ha pubblicato un interessante articolo del suo fondatore, Prof. George Friedman, ungherese, naturalizzato statunitense, che conosce da anni le dinamiche del potere, di cui si occupa anche come insegnante di scienze politiche e scrittore di testi particolari, inerenti il mondo e i suoi sviluppi.
"Il sistema politico americano non è più in grado di gestire le crisi domestiche. Mai nella storia le faglie socio-economiche e istituzionali sono esplose insieme. Ci salverà l'innovazione tecnologica. E la strategia resterà centrata sul potere navale". Per quanto Cina e Russia siano Paesi molto importanti, il perno del mondo è l'America. Gli Stati Uniti hanno la più grande economia del pianeta, la più potente forza militare e rimangono i leader nell'innovazione tecnologica. Gli avvenimenti degli ultimi anni, in particolar modo l'impennata della tecnocrazia, a prescindere dalla ricaduta sui popoli, sono la cinica diretta conseguenza del collasso interno a stelle e strisce.
Negli USA è in corso una crisi sociale, seguita da un'enorme crisi economica, di cui non si ricordano precedenti, quanto alla crisi sistemica in atto, che ha messo in ginocchio la Superpotenza anche con una crisi politica e una grave crisi istituzionale a livello federale. Friedman osserva, acutamente, che, mentre, in passato, le questioni sociali si attenuavano prima che emergessero guai letali nel sistema economico, oggi le rivendicazioni sociali sono al massimo della loro intensità, sul piano religioso, morale e culturale. Stanno divenendo logoranti, più perdurano. I fallimenti bancari si sommano a questi problemi, non riuscendo più a metterli a tacere. L'incapacità di attenuare le questioni sociali, inclusa l'esplosione fallimentare della società multirazziale ed il fenomeno gender fluid, i problemi economici e gli attriti tra le istituzioni federali rendono il quadro odierno molto diverso rispetto al XX secolo. La rabbia e l'odio tra americani, cui assistiamo, ogni giorno, sono un'anomalia. Noi europei dobbiamo considerare le proporzioni: negli Stati Uniti ci sono 335 milioni di abitanti, ovvero oltre 5 volte e mezza la popolazione italiana.