Politica
Mes arma di Meloni sui tavoli Ue: che cosa vuole ottenere. Derby con Salvini
Di Alberto Maggi
Fondo salva-stati, iI vero motivo della rigidità della premier
Ma poi c'è il tema della rimodulazione del Pnrr, degli aggiustamenti per arrivare ad ottenere tutte le tranche dei soldi previsti ma con condizioni e obiettivi rivisti dal governo. Senza dimenticare - importantissimo - il dossier della riforma del Patto di Stabilità che con la fine dell'emergenza Covid non può certo tornare ad avere le rigide regole di prima. La presidente del Consiglio punta a ottenere un minor peso del debito (vista la situazione italiana) e a scorporare gli investimenti per la crescita dal calcolo deficit-Pil. Il tutto con la questione dei tassi di interesse.
Certo che la Banca Centrale Europea è autonoma da statuto, ma Meloni intende spingere gli altri leader Ue e la Commissione a fare pressione su Christine Lagarde affinché ammorbidisca la sua posizione di continui rialzi del costo del denaro, che, come ha detto ieri in Aula, sono peggio della malattia (l'inflazione). Una partita lunga e difficile ma che la leader di FdI giocherà fino in fondo. Non solo. Sullo sfondo ci sono le elezioni europee del giugno 2024 e il derby a destra con la Lega.
Meloni sa perfettamente che Matteo Salvini è contrarissimo al Mes e non vuole lasciare questo tema da campagna elettorale al leader del Carroccio e quindi non può cedere senza prima aver ottenuto qualcosa di importante su altri fronti. In tutto questo, almeno al momento, Forza Italia sostiene la posizione del governo del rinvio anche se l'appartenenza del partito fondato da Silvio Berlusconi al Ppe mette in imbarazzo Antonio Tajani e gli azzurri. Ma, come spiegano fonti qualificate di Fratelli d'Italia, non ci sarà alcuna ratifica del Mes senza prima aver portato a casa risultati importanti e concreti.