Politica
Migranti, Parigi: "Meloni inumana". Lei: "Usati per regolare conti interni"
La Francia attacca ancora l'Italia. L'affondo del presidente del partito di Macron Stephane Sejourne
Le Pen legata a Salvini, ma Parigi attacca Meloni e non il leader leghista
Le autorità francesi, tuttavia, non attaccano il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ma la presidente del Consiglio, simbolo in questo momento di un governo che sta mostrando un attivismo a livello internazionale con risultati non trascurabili. Meloni, infatti, è riuscita a riportare il tema del contrasto all'immigrazione irregolare nell'agenda europea, aprendo quantomeno un dibattito sui flussi primari, ovvero i movimenti dai Paesi di provenienza e transito; sta portando avanti una battaglia sulla riforma del Patto di stabilita' e crescita che trova d'accordo diversi Paesi membri; e insiste sulla questione della sovranita' tecnologica europea, in particolare per non cadere nuovamente nella "trappola" delle forniture di risorse strategiche proveniente da Paesi che non condividono a pieno "i valori fondanti dell'Ue": prima c'era la Russia e le sue forniture energetiche da cui ci si e' affrancati in seguito al conflitto in Ucraina, ora si parla di Cina e delle forniture di semiconduttori e altri strumenti fondamentali nella transizione ecologica e digitale promossa dalla Commissione Ue. Meloni, inoltre, viene da una visita molto positiva in Regno Unito, dove e' stato siglato un memorandum d'intesa che servira' a rafforzare la cooperazione strategica e accredita l'Italia come principale partner di Londra nell'Ue.
Declino internazionale della Francia
Mentre Meloni declina la strategia di politica estera dell'Italia, gli interessi della Francia hanno subito un deciso arretramento a livello internazionale: la perdita d'influenza in Africa a favore della Russia; la posizione sempre piu' debole del generale Khalifa Haftar in Libia; le ambigue dichiarazioni di Macron dopo la visita a Pechino effettuata con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, al termine della quale il presidente francese aveva sottolineato la necessita' per l'Ue di non farsi coinvolgere nel confronto a distanza fra Cina e Stati Uniti.