Nessuno tocchi la Boschi: nel Pd toscano si scannano per Maria Elena
Un mancato invito alla deputata scatena un putiferio nel Partito Democratico in Toscana. E una tesoriera si dimette per sfregio
Maria Elena Boschi è da sempre l'Afrodite del Pd che spesso suo malgrado scatena putiferi ed è ispiratrice di tragedie come la divinità greca in questione.
Il pomo della discordia, questa volta, è più prosaicamente un mancato invito alla Festa de l'Unità prevista alle Cascine, in provincia di Firenze, dove l'ex ministra delle riforme ed ex sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio era stata scientificamente esclusa dalla lista dei partecipanti, degli ospiti e dei relatori.
Ed era stata la tesoriera del Partito Democratico locale, nonché organizzatrice dell'evento, Lorenza Giani a spiegare il perché: "Abbiamo chiamato tutti i deputati e senatori eletti nei collegi fiorentini e lei è stata eletta in Trentino Alto Adige". Una motivazione piuttosto puntuale che non faceva una piega, in effetti.
Pure, la notizia aveva indispettito i fan di Meb che si erano subito attivati a lavare l'onta pretendendo financo le dimissioni immediate della povera Giani se la loro beniamina non fosse stata immediatamente ammessa alla Festa in questione.
Il caso ha voluto però che, una volta contattata, la Boschi rispondesse di avere l'agenda piena e quindi si dicesse impossibilitata a intervenire alla Festa (alla quale comunque la Giani aveva continuato a non invitarla, malgrado le proteste).
Ma come in ogni "tragedia greca" che si rispetti, non può non esservi una vendetta, ed ecco che, come riporta Il Corriere Fiorentino, la Giani ha pensato bene di dimettersi proprio alla vigilia della Festa in questione scaricando l'onere della tesoreria su altri militanti di buona volontà.
Per la serie, le grandi diatribe interne del Partito Democratico.
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