"No a razzisti e omofobi", il codice etico della Lega di Salvini in Sicilia
In Sicilia la Lega rifiuta nelle proprie file chi discrimina per etnia, religione, orientamento sessuale e così via
No al razzismo e all'omofobia, no alla tessera del partito a razzisti e omofobi. E chi è il promotore di questa regola ferrea se non - per qualcuno incredibilmente - la Lega di Matteo Salvini?
“Saranno considerati gravi e lesivi dell’immagine i comportamenti razzisti, discriminatori e omofobi”. tuona il nuovo codice etico del Carroccio in terra di Trinacria, approdando nel consiglio comunale di Palermo con Igor Gelarda, ex grillino ora passato nel partito di "Matteo".
La Lega, scrive Repubblica, "azzera i vertici siciliani e lancia una campagna di tesseramento capillare per “cominciare dal territorio” mettendo dei paletti inediti per i propri tesserati. Per essere arruolati nel partito di Matteo Salvini" continua il quotidiano, "non solo non si dovranno avere condanne, anche non definitive, per reati contro la pubblica amministrazione, mafia e pedopornografia, ma soprattutto, si legge nel codice etico, il tesserato “Nell'esercizio della propria attività politica rispetta la dignità, le credenze e le differenze culturali; non opera discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio-economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità”.
Igor Gelarda ne va orgoglioso: “Ho insistito personalmente per questo codice che mette chiarezza per ribadire che non prenderemo tutti”. Ma molti sostengono invece che la "campagna acquisti" della Lega e del suo nuovo esponente Gelarda proceda a pieno ritmo, e che presto ci saranno altre defezioni (e conseguenti passaggi nel Carroccio) illustri.