Politica

Nomine Rai, battaglia sul nuovo Cda. Draghi pronto a scegliere Perrazzelli

I partiti non trovano l'accordo. Sfida tra Del Brocco e Andreatta. Ma il premier è pronto a decidere in autonomia la vice direttrice generale di Bankitalia

Mario Draghi aveva chiesto di trovare un accordo, ma l'impresa sembra impossibile per le forze di maggioranza. Non c'è ancora nessuna linea comune sulle nomine Rai, tanto che il premier sarebbe pronto a fare a meno delle indicazioni di prassi dei partiti, per decidere lui su chi sarà il prossimo amministratore delegato della televisione pubblica.

Draghi pronto a nominare Alessandra Perrazzelli

E in pole position, secondo La Stampa, ci sarebbe Alessandra Perrazzelli, attuale vice direttrice generale di Bankitalia. Tanto che Draghi avrebbe già comunicato alle segreterie dei partiti il suo nome. Partiti che non riescono  a trovare un'intesa.

M5s e Fdi vogliono Del Brocco, pezzi del Pd vogliono Andreatta

"Intorno al nome di Paolo Del Brocco, uomo alla guida di Rai Cinema, negli ultimi giorni hanno iniziato a coagularsi gli apprezzamenti del Movimento 5 stelle, di Giorgia Meloni e di un pezzo del Pd", scrive la Stampa, che poi aggiunge come "non tutti i dem sono convinti, però, perché su Del Brocco peserebbe un violento scontro avuto in passato con il presidente del Cinema America, Valerio Carocci, vicinissimo a Nicola Zingaretti, per una questione legata alla Fondazione Cinema. Per questo il segretario Dem Enrico Letta avrebbe deciso di virare e sponsorizzare il nome di Eleonora Andreatta, detta «Tinny», un tempo al timone di Rai Fiction oggi passata a Netflix".

In corsa anche Cioli, Monica Maggioni come presidente?

La partita è complicata anche dall'endorsement di Vittorio Colao nei confronti di Laura Cioli, ex collega ai tempi di Vodafone apprezzata anche al ministero dell'Economia. Mentre invece Pier Luigi Gubitosi, secondo La Stampa, starebbe cercando sponde per proporre Monica Maggioni come presidente.

Draghi comunque non sembra voler rinviare la scelta a dopo l'estate. Ciò significa che potrebbe anche scegliere da solo senza aspettare i partiti del suo governo.