Politica
Palamara: "Napolitano ci anticipò tutto. Capii che Berlusconi era spacciato"
L'ex pm svela retroscena inediti sulla caduta del governo nel 2011. "Re Giorgio non era neutrale"
Palamara e le trame di Napolitano per far cadere Berlusconi nel 2011
Emergono retroscena inediti sulla caduta di Silvio Berlusconi e del suo governo nel 2011. L'ex pm Antonio Ingroia ha parlato in un'intervista a La Verità delle trame dell'ex presidente Giorgio Napolitano per affossare l'esecutivo guidato dal Cavaliere. Tirando in mezzo anche l'ex direttore di Repubblica Ezio Mauro e attribuendogli un ruolo di intermediario per conto del Colle attraverso il giornale da lui diretto. Ora su queste accuse interviene anche un altro ex pm, Luca Palamara ex capo dell'Anm, e conferma tutta la ricostruzione fatta dal suo ex collega. "Dal 2008 al 2011, - dice Palamara a La Verità - quando Berlusconi cadde sotto i colpi dello spread, come da prassi costante dell'Associazione nazionale magistrati, ho sempre condiviso la mia attività con il presidente Napolitano, il cui ruolo in quegli anni non possiamo definire neutrale, ma assolutamente decisivo nella direzione politica dello Stato".
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"I primi di novembre del 2011, - prosegue Palamara a La Verità - dopo un'estate davvero calda sul fronte dei rapporti tra politica e magistratura complici le indagini milanesi su Berlusconi e le annunciate riforme punitive, mi chiama Loris D'Ambrosio, consigliere giuridico del presidente - siamo nei giorni della piena emergenza economica per lo spread alle stelle - per dirmi che era opportuno fare una chiacchierata di persona con il presidente. Il governo Berlusconi era sotto bersaglio da più parti e nonostante l'opera di mediazione di Gianni Letta nel colloquio avemmo una sorta di anticipazione implicita che presto ci sarebbe stato il cambio di guardia tra Berlusconi e Monti".