Palazzi & potere
Capitali stranieri venghino, nessun controllo sulle donazioni

L’ERRORE Nel mirino, scrive la Notizia, c’è proprio la parte dedicata alle misure di attrazione degli investimenti, contenute nell’articolo 22 della Manovra e La Notizia è in grado di spiegare il perché. Nel testo vengono dettagliate le tipologie di investimento che consentono agli stranieri di poter prolungare oltre i tre mesi il loro ingresso e soggiorno in Italia: almeno 2 milioni di euro in titoli emessi dal Governo ma anche 1 milione in strumenti rappresentativi del capitale di una società costituita e operante nella Penisola. Oppure una donazione a carattere filantropico di almeno 1 milione di euro (a determinate condizioni che vengono elencate). Fin qui tutto chiaro. Ma il problema sorge sulla certificazione della provenienza lecita dei fondi che, per come è scritto il provvedimento, sembra rimandare esplicitamente solo alle donazioni filantropiche. Per quale ragione non vengono citati esplicitamente anche gli altri due tipi di investimenti? C’è un intento preciso del legislatore oppure è stato solo un errore materiale? A denunciare per primi la grave incongruenza, preannunciando a La Notizia prossimi emendamenti sono stati i deputati M5s della commissione Bilancio: “È una norma scritta male che può dare adito a interpretazioni favorevoli a furbi e riciclatori di capitali di dubbia provenienza. Emenderemo questo comma nel senso di esplicitare meglio il collegamento tra la certificazione sulla liceità dei capitali e tutti gli utilizzi possibili che la disposizione richiede. Dopo i tanti condoni e sanatorie che abbiamo visto - hanno rimarcato - ci mancherebbe un ennesimo regalo a criminali e mafie”.