Palazzi & potere
Centrodestra, al via le grandi manovre: Silvio, Ischia e...la quarta gamba
Sarà il fascino di Ischia ma a sentire Berlusconi all’hotel Reginella c'erano tutti i dialetti: deputati in carica e aspiranti tali sono accorsi da tutte le regioni per sentire Silvio e per farsi vedere, ben sapendo che le uscite del leader saranno centellinate. Racconta una parlamentare rigorosamente anonima: "Sono stati alzati in anticipo i ponti levatoi di villa San Martino, l’ordine è di allontanare deputati e senatori per evitare assilli, suppliche, mozioni di affetto" . E che le cose stiano così si leggeva sui volti degli onorevoli, sorridenti e distesi all'arrivo, corrucciati e pensosi al ritorno.
Eppure i veri giochi sulle liste si consumavano a debita distanza dalle terme di Lacco Ameno: mille chilometri più a Nord l’ex forzista poi ex ncd Raffaele Costa riuniva tutte le sigle dei cespugli di centrodestra da Fitto a Quagliariello a Tosi.Il messaggio di Berlusconi è stato carico di elogi per i soci della cosiddetta ‘quarta gamba’ del centrodestra: chi conosce Berlusconi sa che si diverte a sparigliare e dunque ai giornalisti convenuti a Ischia ha regalato un comizietto senza effetti speciali, e invece al raduno subalpino ha calato le carte vere della prossima campagna: la quarta gamba sarà la bad company, la lista del ceto politico affiancata a liste di Forza Italia drasticamente rinnovate. In verità la quarta gamba aveva bussato per una ospitalità nelle liste di Forza Italia, ma di fronte alle orecchie da mercante dei Ghedini e Romani, Costa e soci si sono acconciati a riunire i cocci per rimediare il tre per cento.
Altra storia i due partiti democristiani, l’Udc di Cesa e Rivoluzione Cristiana di Rotondi. Cesa avrebbe chiarito di non essere interessato ad altro che a una lista del Ppe insieme a Forza Italia. Sulla stessa linea Rotondi, che però aprirebbe a una lista di soli democristiani dopo aver riconquistato per mano di tribunale l’uso di nome e simbolo. Su questa ipotesi però c’è un veto invalicabile di Salvini che avrebbe già detto ai suoi: "I democristiani Silvio se li tenga al massimo in Forza Italia, un’alleanza pure con la lista Dc io proprio non la reggo".