Chi ha "paura" di Andrea Abodi in FIGC? Il segreto di Malagò...
Malagò grazie a Sibilia sarà l'ago della bilancia in Figc chiunque vinca
C'è molto fermento nel mondo del calcio italiano, da quando Andrea Abodi è uscito allo scoperto, facendo intendere di essere pronto a candidarsi per la carica di presidente della Federcalcio, oggi gestita da circa 18 mesi da Carlo Tavecchio (ex presidente storico della LND). Sarà un caso ma appena si è intravista questa possibilità è uscito subito allo scoperto proprio la Lega Nazionale Dilettanti, con il suo nuovo presidente (il senatore forzista Cosimo Sibilia), che si è affrettato a consegnare le "insegne" nelle mani di Tavecchio.
Il n.1 della FIGC ringrazia, perché la LND pesa per il 34% (è la chiave di volta nel controllo della governance del mondo del calcio). Tavecchio vale da subito il 40%, mentre Abodi deve fare la sommatoria di un calcio spezzatino (dall'AIC, passando per la Lega B da lui presieduta fino alla Lega Pro del neo presidente Gabriele Gravina). Restano ballerini due mondi: una parte della serie A (su cui Abodi è fiducioso) e quello degli allenatori. Chi conquisterà questo sostegno avrà vinto. Chiunque vincerà però non lo farà in modo clamoroso.
Ma il vero vincitore di queste prossime elezioni sarà Giovanni Malagò: Sibilia è una sua idea "politica". Lo ha sostenuto. E il 34% di Sibilia nel consiglio federale della FIGC è determinante su qualsiasi decisione.
Abodi fa paura perché è un innovatore, non un restauratore come Tavecchio e il mondo del calcio ha paura sempre di chi porta innovazione nel sistema. Nella realtà però solo Abodi può dare una accelerazione a questo sistema ormai lontano anni luce da quello inglese, tedesco o spagnola.
Abodi si candiderà solo se capirà di avere in mano almeno il 45/50% dei consensi, ma il peso di Sibilia (34%) è tanto oggi e soprattutto nel futuro. Ne vale la pena o è meglio continuare a fare l'innovatore per i prossimi 4 anni in Lega B, provando la carta della FIGC o della Lega magari nel 2020. Alla fine un quadriennio vola.