Palazzi & potere
Consip, l'ex-capo difende Woodcock: "Niente abusi"
"Tutti i pm coinvolti in questa vicenda (Henry John Woodcock, Celestina Carrano, Enrica Parascandolo, ndr), hanno mai violato i principi di indipendenza e imparzialità ai quali si devono attenere i magistrati?".
"No, mai". È il botta e risposta tra un consigliere del Csm e l' ex procuratore di Napoli Giovanni Colangelo, ascoltato ieri dalla prima commissione che sta conducendo una pre-istruttoria sulle modalità di indagine di Consip e Cpl Concordia e che deve decidere se aprire una procedura di trasferimento per incompatibilità ambientale o funzionale, scrive il Fatto.
Se ancora c' erano dubbi dopo l' audizione del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, ieri quella decisiva di Colangelo, in pensione da febbraio scorso, ha confermato definitivamente che i pm hanno operato in accordo con il procuratore e con i loro aggiunti, Borrelli e Filippo Beatrice.
Dunque, al netto delle accuse disciplinari (una asserita intervista di Woodcock e un interrogatorio dei due pm come testimone e non come indagato del manager Filippo Vannoni) per le quali non si sa ancora se ci sarà un processo, le audizioni dei "capi" dei pm hanno escluso condotte scorrette che potrebbero far aprire un procedimento di trasferimento per atti "incolpevoli". Se non ci fosse stato di mezzo Tiziano Renzi questa pratica non sarebbe stata neppure aperta.