Palazzi & potere
CORONAVIRUS: ASSALTI SUPERMERCATI E SCIPPI, PAURA PER RIVOLTA DEL PANE
CORONAVIRUS: ASSALTI SUPERMERCATI E SCIPPI, PAURA PER RIVOLTA DEL PANE
Un uomo batte con forza sulla grata del supermercato, la moglie accanto urla 'Vergogna, fate schifo'. La polizia ripresa dall'alto con uno smartphone si avvicina alla coppia, sono due piccoli commercianti rimasti senza lavoro, senza soldi per mangiare. E' una scena palermitana, come tante in questi giorni nel Mezzogiorno d'Italia. E' il prologo di un pericolo, quello della rivolta del pane, che torna a far capolino, dall'altro capo dello Stivale e mezzo millennio più tardi, sorprendente e anacronistica in un Paese in recessione e adagiato nel benessere. Succede, in tempo di quarantena, che la piaga del lavoro nero, non regolarizzato, dei contratti di collaborazione 'atipici' chiede il conto quando le aziende e i piccoli commercianti smettono di lavorare. Non ci sono più soldi e l'assalto ai negozi che forniscono beni di prima necessità diventa una questione di sopravvivenza. "Servono ammortizzatori sociali a sostegno alla povertà così che venga assicurato l'accesso ai beni di consumo - dice il presidente nazionale Federconsumatori, Emilio Viafora - Nel sud il lavoro nero e non formalizzato poi rende la situazione più grave che nelle altre regioni".