Euribor - Nel 2005-2008 gli istituti manipolarono i tassi
Altro che sofferenze e bail in. Per tutte le banche europee, e non solo per quelle italiane, c' è una grana che potrebbe costare, in teoria, centinaia di miliardi di euro e che la Commissione europea, in grave imbarazzo, non sa come gestire. Si tratta della gigantesca truffa sull' Euribor, il tasso di riferimento a cui sono agganciate le rate dei finanziamenti a tasso variabile. Nel dicembre 2013 l' Antitrust europea, guidata dal vicepresidente della Commissione Joaquìn Almunia, ha multato per 1,7 miliardi di euro quattro grandi banche, Barclays, Deutsche Bank, Royal Bank of Scotland e Société Générale, per un accordo di cartello finalizzato a manipolare l' Euribor. Da allora quella sentenza è segretata. La sua pubblicazione aprirebbe le cataratte dei risarcimenti. Un avvocato italiano, Andrea Sorgentone, collegato all' associazione Sos Utenti, sta preparando un ricorso alla Corte di Giustizia europea contro il successore di Almunia, la commissaria Margrethe Vestager.
Le ragioni dell' imbarazzo sono evidenti. La multa affibbiata da Almunia, poi ridotta a poco più di un miliardo dal patteggiamento, è basata sulla "confessione" della Barclays, che pentendosi si è guadagnata il perdono. A maggior ragione rimane fermo quanto accertato: per almeno tre anni, dal 2005 al 2008, l' Euribor è stato truccato. Chiunque avesse debiti a tasso variabile o derivati legati all' andamento dei tassi ha pagato alle banche (a tutte le banche, non solo alle quattro colpevoli) più del dovuto. L' Euribor (Euro Inter Bank Offered Rate) misura gli interessi che le banche si pagano per i prestiti tra loro. Viene rilevato quotidianamente con un sondaggio telefonico tra alcune decine di banche di un panel. Le possibilità, scrive meletti sul fatto quotidiano, di manipolazione del risultato sono intuitivamente ampie.