Fuga di notizie su Consip: il Csm mette la magistratura nel mirino
Ma non sarebbe consigliabile maggior prudenza e riservatezza da parte del 'Pd' Legnini?
Strani giri, insoliti incroci, soliti sospetti, spifferi velenosi. L' affaire Consip continua a riservare sorprese e accuse sia per gli indagati che per gli inquirenti, scrive il Giornale. Su quest' ultimo fronte, e in particolare sulla fuga di notizie relativa all' intercettazione tra babbo e figlio Renzi finita pubblicata pure se nemmeno agli atti dell' inchiesta, ieri ha parlato il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini. Sostenendo, come aveva già fatto il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, che dietro alla spifferata «o c' è la procura» o c' è «la polizia giudiziaria con una sorta di silenzio assenso dalla procura». Insomma, brutte notizie per Woodcock e soci: altre ombre si addensano sulla gestione dell' inchiesta da parte degli inquirenti partenopei.