"Io, Renzi, il Noe e Woodcock": l'esposto 'bomba' del Gen. Adinolfi
In allegato l'esposto integrale
Lo hanno indagato e intercettato per mesi per via di uno scambio di persona che appariva evidente fin da subito; lo hanno interrogato pur nella consapevolezza, comunicatagli dai pm di Napoli Henry John Woodcock, Giuseppina Loreto e Celestina Carrano, e risultante dall' informativa del Noe, della sua totale estraneità all' inchiesta sugli appalti della Cpl Concordia per la metanizzazione di Ischia e dell' agro aversano; gli hanno negato gli atti dell' indagine e le intercettazioni a suo carico nonostante fosse stato prosciolto; e a distanza di due anni dalla sua archiviazione gli atti dell' inchiesta non sono stati ancora depositati. A questo aggiungeteci una fuga di notizie che lo ha sputtanato a mezzo stampa rovinandogli la vita e la carriera.
C'è questo, e molto altro, nell'esposto-bomba svelato dal Tempo di Gian Marco Chiocci che leggete qua accanto e che l' ex Comandante in seconda della Guardia di Finanza, Michele Adinolfi, il 4 luglio ha fatto pervenire alla Prima commissione del Csm. La stessa alla quale qualche giorno fa la procuratrice di Modena Lucia Musti ha riferito che il colonnello "Ultimo", e il maggiore Scafarto gli avrebbero parlato della prospettiva di "arrivare a Renzi" proprio attraverso l' inchiesta sulla Cpl.