Ius soli, la Chiesa in Parlamento: il Vaticano tenta di convincere Alfano
Alla faccia della separazione tra Stato e Chiesa: Mons. Fisichella si muove come un Ministro di Gentiloni
Smuovere Alfano. «Se i centristi non ascoltano la Chiesa, chi dovrebbero ascoltare?» , dicono a Palazzo Chigi. Paolo Gentiloni confida molto nella sponda del Vaticano per sbloccare lo ius soli. Le gerarchie fanno pressing sul mondo di riferimento di Ap, come dimostra la prima pagina del quotidiano della Cei Avvenire di ieri. Il governo marca stretto il ministro degli Esteri per costringerlo a trovare i numeri in grado di dare il via libera alla legge sulla cittadinanza, scrive Repubblica. Ma smuovere Alfano non è facile, nonostante la tenaglia. Il leader di Alternativa popolare segue la strada opposta sul tema dei nuovi italiani: immobilismo assoluto. Per paura che il partito esploda. Se fa un passo avanti sullo ius soli, il castello crolla.
Gentiloni vuole usare tutte le armi. Compresa la sponda operativa del Vaticano. I vescovi devono farsi sentire con i loro contatti tra i centristi, non mollare la presa. Anzi, sono chiamati ad alzare il tiro nelle prossime settimane. Pubblicamente, come ha fatto il quotidiano della Cei. E in via riservata. Il Vaticano ha anche individuato la figura adatta al "dialogo" con Alfano. È monsignor Rino Fisichella, vicino al centrodestra in molte battaglie sui temi etici, oggi "convertito" alla chiesa di Francesco, dove ha un ruolo chiave: presidente del Consiglio pontificio per l' evangelizzazione. A lui il compito di portare a termine la missione, anche in extremis, come ultimo atto della legislatura: smuovere Alfano in modo da reclutare il massimo dei consensi possibili nelle sue fila.