Palazzi & potere

MAFIA, LA SOLITUDINE DELLE PERSONE PERBENE

Arcangela Galluzzo*

Mafia, per combatterla è fondamentale stringersi intorno a magistrati, amministratori pubblici, giornalisti, uomini delle forze dell’ordine

Prende il via una nuova rubrica a cura di Arcangela Galluzzo, Presidente dell'Associazione Quote Merito. Avrà carattere mensile e tratterà temi politici, della società e della cronaca dal punto di vista del merito e della competenza intesi quali strumenti per la Legalità.

 

Oggi, e lo dicono in molti ormai, la mafia non uccide. Non ne ha più bisogno, ha trovato un altro mezzo, altrettanto efficace, ma meno rumoroso, per ottenere il medesimo effetto della morte: l’isolamento, l’annientamento della persona che si contrappone all’illegalità, alla corruzione, cioè la persona perbene.

E di gente così ce n’è tanta, molta di più di quanto si pensi, una maggioranza che tuttavia conta uno perché è sola. 

In principio la tecnica era precisa e si sviluppava, sempre, attraverso tre fasi: denigrazione, isolamento, uccisione.

L’uccisione con un certo quantitativo di tritolo o un determinato numero di proiettili apparteneva ed appartiene a coloro che materialmente avevano premuto il tasto del telecomando o il grilletto.

La responsabilità dell’isolamento non solo a loro; quella è sulla coscienza di tutti perché evitandola non si sarebbe prodotta la terza e fatale fase.

Responsabilità di tutti, nessuno escluso.

Questo rende fondamentale stringersi intorno a magistrati, amministratori locali, giornalisti, uomini delle forze dell’ordine, persone perbene che non vogliono diventare eroi. Vogliono,semplicemente, fare il proprio dovere.

Questo punto debole del sistema l’ha compreso prima di tutti la criminalità organizzata e non. Ha capito benissimo che più del tritolo uccide la solitudine, l’isolamento, tanto più che la vigliaccheria è condizione propria del criminale.

Nessuno, nessuno si senta escluso da questa battaglia, quella che si deve combattere a viso aperto stando a fianco alle persone perbene che non a parole, ma con la loro azione quotidiana e incessante promuovono la legalità.

 

*Presidente dell’Associazione Quote Merito