Palazzi & potere

Niki Lauda, l’Intelligenza Artificiale nella F1, Zucconi e le Elezioni Europee

Pasquale Russo*

Niki Lauda, l’Intelligenza Artificiale nella F1, Zucconi e le Elezioni Europee...

Il 20 Maggio 1970 venne promulgato lo Statuto dei Lavoratori, ventinove  anni dopo, il 20 Maggio 1999, la Nuove BR uccisero Massimo D’Antona che quella legge voleva riformare per dare più slancio al Paese e che nel 2016 trova le sue ultime modifiche.

Il 20 Maggio 2019 venti anni dopo è morto Niki Lauda uno dei piloti più amati della F1 nonostante non abbia vinto più di altri. Ma nel 1970 la F1 fu vinta da Jochen Karl Rindt, un pilota austriaco dotato di uno stile di guida aggressivo e spettacolare, il titolo gli fu assegnato postumo dopo che il pilota trovò la morte in un incidente sul circuito di Monza, vinse anche senza partecipare agli ultimi 4 gran premi.

I team di F1 stanno progettando l’automobile di F1 del 2050 e reputano che l’Intelligenza Artificiale sarà un must di queste future supercar rendendole adattive cioè con capacità evolutive anche durante la corsa, ma stanno considerando che il Regolamento delle corse dovrà prevedere momenti di blackout, cioè momenti in cui i computer della automobili saranno spenti in modo da far emergere le capacità del pilota e non solo delle tecnologie.

L’AI nell’automotive e la cybersecurity saranno temi determinanti nel futuro dei lavori ad altissima competenza come nei lavori routinari ed è necessario che a cominciare dai “pensatori strategici” quali i filosofi, sino  ai politici facciano uno sforzo per immaginare un futuro per costruire normative che consentano alle persone, ai lavoratori di essere padroni delle tecnologie e non il contrario.

Un po’ come lo sforzo che ha tentato di fare D’Antona e proprio per il suo pensiero strategico per anticipare il cambiamento, è stato assassinato.

Ieri 25 maggio 2019 a New York è morto Vittorio Zucconi che mi piace ricordare oggi 26 maggio 2019 il giorno dopo in cui è morto negli States, ma il giorno in cui sarebbe morto se fosse stato in Europa, e mi piace ricordarlo con il suo libro Le piazze dell'Europa del 2001.

Le 41 piazze che lui descrive come luoghi della Comunità ritrovando i fili comuni nella storia che le connettono come una rete delle culture, delle strade che hanno formato questo patrimonio comune di valori e da cui tutti noi veniamo attratti appena andiamo in una nuova città o città straniera appunto recandoci in piazza per far partire dal lì la nostra visita.

Molti della mia generazione ricorderanno Giochi senza Frontiere, il gioco dell’estate la competizione tra le città d’Europa come se appartenessero ad una sola nazione, le città tutte nascono intorno a delle piazze.

Mi piace ricordarlo così in questo giorno delle Elezioni Europee più complesse della loro storia e chissà che non se ne sia andato proprio per non vedere come sarebbe andata a finire.

Una serie di fili che hanno percorso questa settimana che si intrecciano nella mente di noi umani e che nessuna Intelligenza Artificiale potrà mai emulare, ma che dimostrano la nostra capacità di correlare, di estrarre significato, di trasferirlo ai giovani nelle scuole e nelle Università lasciando loro la possibilità di criticarlo per costruire le loro nuove correlazioni.

Facebook sta programmando per il 2020 l’emissione della sua criptovaluta che si chiamerà Globalcoin, forse vale la pena che non soltanto il Senato degli USA, ma anche la prossima Commissione Europea approfondiscano con attenzione quale sarà l’impatto sulla società mondiale l’introduzione di un sistema di scambio che risponde ad un imprenditore e non ad uno Stato, che anche nella peggiore delle democrazie comunque deve il suo mandato ad una comunità che si raccoglie nelle piazze per riconoscersi e per confrontarsi, anche aspramente ma con dignità umana.

*Pasquale Russo Direttore Generale Link Campus University