Pd, la morte della sinistra
Pd, lettera aperta di Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Angelo Vassallo
Gentili dirigenti del Partito Democratico,
sono anni che percorrete una strada incomprensibile, tortuosa e pericolosa, non è quella di tanti, tantissimi italiani e nonostante tutto non è vero che nei territori non esistono bravi sindaci e amministratori del PD.
Così come è vero che " Voi" seduti a Roma, vi siete dimenticati da dove venite e con arroganza avete pensato per anni, che gli altri , anche simpatizzanti del vostro partito fossero dei fessi.
In questo momento di confusione politica avete il dovere di fare chiarezza perchè, mentre Martina fa il segretario reggente, è Renzi che detta la linea politica , è lui che comanda il partito.
La sua ultima decisione è stata quella di bloccare una qualsiasi forma di dialogo con i 5 Stelle, come se fossero degli appestati, dimenticando che rappresentano quasi 11 milioni di italiani. Cosi facendo è nato il Governo giallo- verde, che merita rispetto, un governo non può essere sbeffeggiato.
Continuando su questa linea sarete un partito che può avere consensi intorno al 10%, è sempre una bella percentuale, ma sarete sempre subalterni a qualcuno.
Il vostro è un partito che vive a mezz'acqua , come alcune specie di pesci. I vostri bravi amministratori dislocati sui territori si sentono e, da oggi si sentiranno, sempre più soli, perchè da anni vivono una condizione di contrapposizione per via del renzismo.
Vi consiglio umilmente due piccole cose che per voi sono banali e non essenziali.
Chiarite i ruoli tra di voi, qualcuno mettetelo alla porta, cacciatelo dal partito a calci nel sedere, tutti i " maggiordomi" di Renzi abbiano la dignità di fare un passo indietro. Non sarà una grande perdita per il partito, tanto meno per l'Italia e abbiate la consapevolezza che, per dare una forma di credibilità a questo partito, dovete fare le primarie libere, aperte a tutti e soprattutto che rispettino la legalità.
Secondo, andate nei territori per dare inizio ad una grande pulizia etica e morale, andate prima che arrivi la magistratura e i carabinieri.
Da questa " pulizia morale" potreste ripartire, per arrivare ad un buon risultato nel giro di 3 anni, altrimenti continuerete a stare a mezz'acqua , con il solo scopo di mantenere le vostre poltrone e, non è poco per tanti di voi che non sono abituati a svolgere un lavoro normale.
Un ultima cosa , cambiate il simbolo.
So bene che non farete niente di tutto questo, come non avete fatto nulla per Angelo, il Sindaco Pescatore ucciso il 5 settembre 2010, in un posto sconosciuto alla grande politica, Pollica, nel Cilento.
Posti bellissimi, mare blu, gente operosa, unico neo , la politica.
Il territorio di Pollica - Acciaroli è confinante con il comune di San Mauro Cilento, e i due comuni condividono tante cose, stessa spiaggia, stessa scuola, stesso depuratore.
L'amministrazione del comune di San Mauro Cilento, da pochi giorni, è quasi tutta agli arresti domiciliari.
Il municipio di questo comune dista in linea d'aria 3 chilometri dal luogo dove hanno ucciso Angelo.
Il vostro comportamento e il comportamento di questi amministratori conferma ancora una volta che la morte di Angelo è stata inutile.
Li, in quel posto sperduto non è morto solo il sindaco, non è morta la sinistra, ma è morto lo Stato.
Dario Vassallo.
Presidente Fondazione Angelo Vassallo.