Pd, Merola asfalta Renzi: "è come Berlusconi". Nel Pd se ne accorgono ora...
Pd, dopo avergliele perdonate tutte (sconfitte epocali comprese) ora nel Pd 'scoprono'' chi è Matteo Renzi...
"Sono sconcertato. Non s'e' mai visto che uno che si e' appena dimesso perche' ha portato il partito al minimo storico, si metta a dettare la linea in tv, a due giorni dalla riunione di un organismo collegiale. Non vorrei che dopo aver toccato il fondo iniziassimo a scavare". Lo dice - in un'intervista a Repubblica - il sindaco di Bologna, Virginio Merola, critico con Matteo Renzi: "Ma s'e' dimesso o no? Io non me ne vado dal Pd, ma non consento a nessuno di impadronirsene". "Renzi s'e' dimesso, eppure continua a guidare il partito indirettamente, non perde occasione per dirci che i parlamentari, che lui ha scelto, rispondono a lui. Si comporta come un padroncino che fa e disfa. Tutto questo e' insostenibile", aggiunge. Quanto alla proposta di un governo per fare le riforme, Merola afferma che si tratta di "idee calate dall'alto, mai discusse ne' approvate. Portate in tv con le sue buone doti comunicative. Ma il Pd non e' roba sua, e un leader non si comporta cosi'". Martina dice che cosi' e' impossibile guidare il partito: "Certo che e' impossibile. Renzi deve farsi da parte. Io non ho mai detto che la colpa della sconfitta e' solo sua, ma lui non puo' dire che ha perso solo per colpa degli altri. Questo lo diceva un'altra persona, non di sinistra". Ora la direzione e' inutile? "Non e' inutile. Bisogna andare avanti. Dare un mandato pieno a Martina e pensare alle proposte da portare a un tavolo coi 5 Stelle. Poi fare il congresso", "puo' essere che il confronto fallisca, ma innescarlo sarebbe un modo di 'fare' politica", conclude.