Consip, indagano i Carabinieri; passa di mano l'inchiesta
Il comandante generale dell'Arma è indagato insieme a Luca Lotti
Quella su Consip è un'indagine delicata. Sia per il tema in sé, sia per i personaggi coinvolti, sia, soprattutto, per la portata politica. E le toghe romane vogliono farla con la forza di polizia che hanno scelto loro, scrive Repubblica.
Scontato che non potessero essere che i carabinieri a farla.
Per molti motivi: primo fra tutti che affidarla a qualche altro corpo avrebbe acceso un aperto contrasto. In un momento delicato, con il comandante generale dell'Arma indagato insieme a un altro altissimo ufficiale, una scelta del genere sarebbe stata quasi una aperta dichiarazione di guerra. Secondo, perché, storicamente, una regola non scritta del fair play investigativo vuole che "i panni sporchi si lavino in famiglia".
Ovvero che quando un fascicolo coinvolge qualche appartenente alle forze di polizia, sia la sua amministrazione di appartenenza a condurre l' indagine.