Renzi addio! Ecce Orlando
Come anticipava ieri Affaritaliani Palazzi&Potere Orlando è il vero anti-Renzi
«Caro Matteo, se davvero vuoi correre a elezioni anticipate a giugno, magari proponendoci il ricatto, sotto forma di graziosa concessione, del premio alla coalizione per avere il voto subito, beh, sappi che non potrai essere tu il nostro candidato premier. Sia perché saremo in un sistema proporzionale sia perché non ti riconosceremo più la leadership del Pd. Il Pd deve diventare di nuovo contendibile in un congresso. Se ti vuoi candidare di nuovo fallo, ma sappi che non sarai più tu il nostro 'campione'» scrive il Quotidiano Nazionale. Saranno queste le parole con cui il ministro Andrea Orlando - area Giovani Turchi, ma ormai del tutto autonomo, in rotta totale con il leader della corrente, il presidente del Pd Matteo Orfini, ultimo fedele a Renzi su tutta la linea: legge elettorale, alleanze, congresso) - affronterà l' ex premier in Direzione. Il tanto temuto, dai renziani, golpe interno contro il loro leader - una sorta di replica, ma a protagonisti rovesciati, della Direzione del Pd che detronizzò Enrico Letta e portò Renzi a palazzo Chigi - si è materializzato ieri sera in un deserto Transatlantico di Montecitorio.