Palazzi & potere
Vaticano, la Chiesa cerca un nuovo referente politico: tutti i nomi in pista
Vaticano, in pista anche Enrico Letta
La Chiesa italiana si è stabilizzata attorno ad una Conferenza episcopale italiana finalmente pacificata dal cardinale Gualtiero Bassetti e dal segretario generale Silverio Russo, dopo la precedente gestione considerata troppo "renziana". E si rafforza anche con un protagonismo politico ritrovato. Ora i porporati italiani, rivela Dagospia in un super retroscena, sono alla ricerca della guida possibile per il nuovo soggetto politico "sturziano" a cui delegheranno il ruolo di antitesi moderata rispetto a questo governo.
In molti esprimono curiosità per il Popolo della Famiglia, che il 26 maggio sarà l'unico simbolo "cattolico" sulla scheda, con vescovi che da Lecce a Belluno fanno iniziative pubbliche con i dirigenti di questo partito e il settimanale diocesano di Brescia che proprio ieri apriva la prima pagina con la proposta del "reddito di maternità" (evidentemente contrapposta al reddito di cittadinanza di Di Maio) che è il cavallo di battaglia portato avanti da Mario Adinolfi, che del Popolo della Famiglia è il presidente.
Una buona performance del suo PdF, che sta aggregando in vista delle europee molti altri popolari di lungo corso da Mario Mauro ad altri nomi noti del cattolicesimo politico, potrebbe portare la Cei a compiere un investimento esplicito proprio sul Popolo della Famiglia.
L'alternativa per molti vescovi, continua ancora Dagospia, è puntare sull'usato sicuro garantito da Silvio Berlusconi, che però è vissuto come ormai indebolito da troppi fattori, sostanzialmente logorato dall'età e privo di futuro. C'è poi una frangia che punta su un ritorno di Enrico Letta, a partire dal vescovo toscano Gastone Simioni, per riprendere il discorso di un partito cattolico di stampo prodiano, ma anche qui prevalgono i timori dei toni nostalgici fuori dal tempo.