Politica
Pd, cresce il malumore della minoranza. Dopo la batosta, Schlein è nel mirino
Tutte le colpe della segretaria. Inside
Pd, parte il processo alla segretaria Schlein
"Così non andiamo da nessuna parte". All'interno dei moderati del Pd, a microfono rigorosamente spento, non mancano le critiche alla segretaria Elly Schlein per il disastro elettorale di domenica e lunedì. Schlein - ragionano in Base Riformista fonti vicine a Lorenzo Guerini, presidente del Copasir ed ex ministro della Difesa - non è stata in grado di costruire un'alternativa credibile al Centrodestra. Alleanze a macchia di leopardo, nessuna linea chiara e assenza di un'opposizione forte sui temi chiave. "La segretaria appare troppo impegnata sui diritti civili, che vanno bene, ma serve parlare al Paese", riflettono dalla minoranza Dem.
E poi sul tema delle alleanze non è cambiato assolutamente nulla rispetto all'epoca di Enrico Letta. In alcune città Pd da solo, in altre con i 5 Stelle e in altre con l'ex Terzo Polo. Emblematiche le parole del neo sindaco di Vicenza, l'unica città conquistata dal Pd, che ha chiesto alla segretaria di non venire a fare campagna elettorale. Insomma, all'interno del partito monta la delusione anche perché - spiegano sempre le fonti - Schlein sarebbe poco incline al dialogo interno e ascolterebbe soltanto i suoi fedelissimi.