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Pd massacrato dalle Sardine. Santori:"Partito tossico, nessuno ci si iscrive"

"Zingaretti ha fatto un potentissimo atto di denuncia. Dirigenza totalmente incapace. Solo impegnata nella lotta di potere"

Pd massacrato dalle Sardine. Santori: "Partito tossico, nessuno ci si iscrive"

Mattia Santori è andato fisicamente al Nazareno in soccorso del Pd, dopo l'annuncio delle dimissioni di Nicola Zingaretti. Ma il leader delle Sardine in realtà lo ha fatto solo per sottolineare le mancanze di un "partito tossico, a cui nessuno si iscriverebbe. Le dimissioni di Zingaretti - spiega Santori a Repubblica - sono state un grido di aiuto. Noi abbiamo risposto. Io credo abbia fatto un potentissimo atto di denuncia. È stato un modo per chiedere aiuto a chi è fuori dal Pd e per mettere con le spalle al muro i problemi interni. Io ho visto tre tipologie di Pd in questi anni. La più bella è quella delle sezioni: un Pd commovente e appassionato. Poi salendo c’è il Pd in campagna elettorale, che non mi è piaciuto. Tanti selfie con le Sardine più per convenienza che per aprirsi davvero. E poi c’è il Pd del Nazareno, che ho visto sabato. Con una dirigenza incartata e totalmente incapace di produrre creatività e innovazione, perché solo impegnata nelle lotte di potere".

Il leader delle Sardine, mette un altro paletto alle future alleanze delle Sardine, niente accordi con Renzi. "Io penso che - prosegue Santori a Repubblica - bisognerebbe applicare il principio della recidività. La recidività di chi ha prima fatto grossi errori e poi ha infierito su un corpo già martoriato. Questo dovrebbe causare l’esclusione di diritto. Stessa cosa Calenda. C’è un principio di lealtà da salvaguardare. Come quando i militanti Pd criticano le Sardine perché intervengono da non iscritte: li capisco, perché la militanza impone il rispetto della maglia. Le Sardine hanno il vantaggio di restituirmi la fotografia di quei cittadini che seguono la politica ma non sono iscritti a un partito. Ieri abbiamo fatto una assemblea con 170 persone e quel che emerge è questo: lasciamo che i morti seppelliscano i loro morti".