Politica
"Pensioni da lavoro divise da quelle sociali". Il piano della Lega. Anteprima
Pensioni, intervista a Massimo Garavaglia, presidente della Commissione Finanze del Senato
Garavaglia: "Pensione integrativa fin dall'infanzia". L'intervista
Massimo Garavaglia, presidente della Commissione Finanze del Senato, leghista della prima ora, spiega in un'intervista ad Affaritaliani.it quali sono le soluzioni per il partito guidato da Matteo Salvini per rendere sostenibile il sistema previdenziale nei prossimi anni.
"Vanno fatte due considerazioni. La prima: dal 1996 il sistema è interamente contributivo e quindi ormai è rimasta solo una coda sempre più residuale di chi aveva iniziato a lavorare prima di quella data. L'attenzione va posta proprio sul versante contributivo. Ad esempio, chi ha percepito per uno o due anni il reddito di cittadinanza, magari contento, ha versato zero contributi. Per avere una pensione futura serve lavorare e versare contributi, si tratta di un tema più culturale che politico ed economico. La seconda questione riguarda la gestione delle fasi di buchi tra un lavoro e l'altro agevolando la copertura autonoma di questi buchi contributivi. Tutto ciò consentirà di avere pensioni dignitose, altrimenti saranno estremamente basse".
Garavaglia spiega: "Il tema è la sostenibilità delle pensioni, se abbiamo pochi giovani e tanti anziani diventa tutto difficile. Ma il vero problema è che in Italia si mescolano pere e banane. Vanno divise nettamente all'interno della gestione dell'Inps le pensioni da lavoro, pagate con i contributi, da quelle sociali, come l'ex reddito di cittadinanza o gli assegni di invalidità che devono essere a carico della fiscalità generale. Separare queste voci di spesa è fondamentale. Si pensa sempre che ci sia un problema per le pensioni da lavoro, ma non è proprio così. Basta spiegarlo e le altre non da lavoro vengono pagate con le tasse. Mettere insieme le due cose dà un messaggio sbagliato ed esagerato di disequilibrio".
Quanto alle pensioni integrative, private, Garavaglia confessa: "Io alle mie figlie fin dalle elementari ho aperto una pensione integrativa, ciò che dovrebbero fare ogni buon padre e buona madre di famiglia. Fin dall'infanzia, direi. Con il sistema contributivo al 100% non tutti diventeranno direttori di banca ed è quindi giusto integrare la pensione contributiva. Noi quando eravamo al governo con i 5 Stelle abbiamo agevolato il riscatto degli anni per la laurea e si può ulteriormente intervenire anche con agevolazioni per integrare il contributivo. Mi spiego, al netto dei contributi versati, se un lavoratore vuole deve essere agevolato nell'integrazione di altri versamenti di contributi. Mi sembra una cosa buona e giusta".
E infine Quota 41 che, per la Lega, "resta un obiettivo da raggiungere entro la fine della legislatura. Si tratta di una questione di equità, anche perché andrà sempre più esaurendosi. Sono sempre meno le persone che hanno iniziato a lavorare molto giovani e quindi è giusto non penalizzare questi lavoratori, sempre meno nel tempo, con la devastante Legge Fornero che, ricordo, solo noi non abbiamo votato in Parlamento. Non è eticamente corretto", conclude Garavaglia.