Politica

Pensioni e dipendenti pubblici, Durigon (Lega): "Nessun obbligo di lavorare fino a 70 anni. Anzi..."

Il sottosegretario al Lavoro ad Affaritaliani.it

Di Alberto Maggi

"Continuerà la battaglia della Lega per non far aumentare l'automatismo tra l'aumento dell'aspettativa di vita e la fuoriuscita dal mondo del lavoro"


"Abbiamo inserito una norma che non è assolutamente obbligatoria è che nel settore pubblico, il quale non comporta particolari rischi di sicurezza sul lavoro e in molti casi non è usurante, consente al lavoratore dipendente di scegliere insieme all'ente la possibilità di restare al lavoro fino a 70 anni". Con queste parole Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro e vice-segretario della Lega, interpellato da Affaritaliani.it, chiarisce le indiscrezioni emerse sulla stampa per quanto concerne il fatto che i dipendenti pubblici andranno in pensione a 70 anni. "Anzi - spiega Durigon - il lavoratore dovrà fare domanda all'ente il quale dovrà dare o meno l'ok".

Per quanto riguarda la proiezione che nel 2040 si andrà in pensione a 68 anni, Durigon spiega: "Si tratta di una proiezione. Ma continuerà la battaglia della Lega per non far aumentare l'automatismo tra l'aumento dell'aspettativa di vita e la fuoriuscita dal mondo del lavoro. Oggi 67 anni per andare in pensione è tra i più alti in Europa e quindi va fermato l'automatismo legato all'aspettativa di vita crescente. Poi va sottolineato che oggi rimangono i 67 anni con la possibilità di smettere prima di lavorare con il secondo pilastro previdenziale a 64 anni, Quota 103, Ape Social e Opzione Donna. E, ribadisco, stiamo lavorando per consentire di andare in pensione prima e non dopo ai lavoratori, sempre senza alcun obbligo".

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