Politica

Politica senza più partiti e substrati ideologici: così trionfa la videocrazia

di Vincenzo Olita *

La politica ha perso ormai il binomio azione-immaginazione: siamo ai partiti non partiti, assenti di qualsiasi substrato ideologico e di democrazia interna

Generalmente donne, professioniste di gran livello abili nella nobile arte napoletana del pettegolezzo ad essere deputate all’amplificazione propagandistica di parte, in cui alternano comportamenti duali. Una cortigiana melensa sottomissione, infatti, è propedeutica ad accompagnare l’interlocutore su terreni congeniali della politica politicante, della spiegazione del nulla, puntando a suscitare empatia per la propria parte di riferimento politico. Può capitare, così, di assistere ad una surreale trasmissione in cui politico e conduttrice discettano sulla burocrazia come criticità esterna alla politica, ma la cui implementazione in tutti i casi è addebitabile alla parte avversa.

Con apprensione abbiamo letto i risultati di un sondaggio in cui gli elettori erano favorevoli alla sostituzione dei politici con l’intelligenza artificiale, favorevoli il 51% gli europei, 59% gli italiani. Preoccupante l’inganno realizzato da un fuorviante modernismo che induce a privilegiare nuovismi sempre e comunque.

Come partigiani di quella che quasi sempre è considerata una sventura, cioè la resistenza agli inganni, continueremo a pensare in autonomia. Come marginale minoranza, Società Libera proseguirà a ragionare sul dubbio e indefinibile futuro delle dirigenze politiche occidentali.

*direttore Società Libera