Politica
Prodi archivia l'alleanza coi 5s: "Addio al campo largo, ora non esiste più"
L'ex premier: "Ormai si sta rimescolando tutto a livello di schieramenti, il precedente sistema è nullo dopo la scissione tra Conte e Di Maio"
Pd, spallata di Prodi a Conte: "Adesso servono nuove alleanze"
Il Pd ragiona sulle future alleanze politiche. Dopo le parole del ministro della Cultura Dario Franceschini, durissimo nei confronti del M5s: "Se escono dal governo addio ad ogni tipo di accordo", arriva anche il commento di Romano Prodi, che del centrosinistra nonostante non abbia più incarichi politici è una bandiera. "È iniziato un processo con la scissione Di Maio-Conte - spiega il Professore a Repubblica - che non si ferma qui. Bisogna approfittare di queste settimane estive per discutere di programmi e punti perché si sta rimescolando tutto. Non c’è più il campo largo, c’è un campo senza recinti che va ridisegnato di nuovo, questa è la differenza con 10 giorni fa".
Ma, come è noto, - spiega il Corriere della Sera - le perenni fibrillazioni dei 5 Stelle, compagni di viaggio sempre più difficili per il Pd, hanno indotto i dem a spingere sulla riforma proporzionale, che non obbliga i partiti alle alleanze. Letta, che partiva da un’impostazione maggioritaria («il proporzionale mi fa venire l’orticaria») ora sta cercando di convincere il centrodestra a cambiare sistema elettorale. E persino Prodi sull’argomento ha repentinamente mutato opinione: "Io sono l’ultimo dei Mohicani sul maggioritario, ma tutto è meglio del Rosatellum, anche un proporzionale con preferenze che almeno dà un minimo di potere all’elettore se questo è il massimo che si può ottenere".