Politica

Regionali 2023 Lombardia, Letizia Moratti come Tosi in Veneto. Film già visto

Di Marco Marturano

Candidata al Terzo Polo, Letizia Moratti sfiderà il centrodestra in cui ha sempre militato nelle regionale 2023 in Lombardia

Letizia Moratti e Lombardia 2023: film già visto con Tosi 1 e Tosi 2 in Veneto

Moratti, centrosinistra e centrodestra. Una sfida che su molti giornali appare come la notizia del secolo e che, come spesso succede nella politica italiana, è ancora una volta un film già visto

Un film che ha avuto finali diversi al variare di alcune parti delle sceneggiature, a volte anche con gli stessi attori e le stesse attrici protagonisti.

Diciamo subito che il tema comune del film è quello del candidato o della candidata che viene da una storia solidamente di centrodestra con un’esperienza amministrativa alla guida di un’istituzione e che si presenta in prima battuta come la sorpresa di una forza politica che assume le vesti del terzo incomodo.

È appunto questa la sceneggiatura del film delle Regionali 2023 lombarde con un primo attore protagonista interpretato dal Presidente della Regione Attilio Fontana confermatissimo candidato della coalizione di centrodestra, fresca stravincitrice delle elezioni politiche nazionali, con un risultato nella stessa Lombardia, non sorprendentemente, ancora più significativo della media nazionale. 

A cercare di rubargli la scena in questo preludio del film Letizia Moratti, prima come ipotetica candidata al posto del Governatore uscente, poi come candidata del Terzo Polo di Calenda e Renzi e infine come possibile candidata anche di una parte di centrosinistra.

Terzo protagonista il candidato o la candidata Presidente che potrebbe emergere dalle primarie del centrosinistra in esplicita contrapposizione alla candidatura dell’ex Sindaco di Milano.

E a questi protagonisti si aggiungerà il candidato del Movimento 5 stelle, a meno che quello di centrosinistra non sia in grado di aggregare anche il partito di Giuseppe Conte.

La stessa sceneggiatura ci riporta però prima di tutto al film forse più comparabile con queste elezioni regionali lombarde. Parliamo delle elezioni regionali per il Veneto 2015. Allora, come ora in Lombardia, il Presidente della Regione uscente del centrodestra, Luca Zaia, si ricandida e contro di lui si presenta una candidata Presidente per il centrosinistra, campionessa di preferenze alle elezioni europee del 2014 (quelle del 40% del PD), Alessandra Moretti

Allora come ora a rompere gli schemi della sceneggiatura tradizionale arriva un candidato Presidente di un “Terzo Polo” con l’NCD di Alfano come motore, un candidato che si chiamava Flavio Tosi e che aveva governato per due mandati (uno in più della Moratti) Verona, diventando anche leader regionale della Lega e nelle elezioni europee del 2014 campione di preferenze del suo, allora, partito.

Il risultato del film? Direi che lo conosciamo. Il Presidente Luca Zaia viene riconfermato battendo ci circa 30 punti percentuali la candidata del centrosinistra che pensava di godere della presenza del candidato Terzo ex Sindaco di Verona e popolarissimo amministratore di centrodestra.

Il film si ripete in un contesto molto diverso e molto meno paragonabile con quello della Lombardia 2023, perché è quello delle amministrative di Verona 2022, pochi mesi fa. Il Sindaco uscente, Federico Sboarina, ricandidato del centrodestra, si trova lo stesso redivivo Flavio Tosi, questa volta candidato sia da forze civiche che da Forza Italia. E lo sfidante del centrosinistra è l’ex campione della Roma e ex Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori Damiano Tommasi, che porta con se però anche il Movimento 5 Stelle. 

Vince, come noto, Tommasi al ballottaggio, con il sindaco uscente che rifiuta l’apparentamento con il suo ex predecessore Tosi e ne paga le conseguenze.

Insomma, il film del candidato che viene dal centrodestra e ha fatto il sindaco di una grande città e prova la strada del Terzo incomodo lo vede sconfitto sia alle regionali venete 2015 sia alle comunali Veronesi 2022.

Ma determinando esiti diversi nei due casi, con una larga vittoria del Presidente uscente di centrodestra alle regionali sul centrosinistra (nel caso più assimilabile a quello Lombardo 2023) e con una vittoria al ballottaggio del candidato del centrosinistra, ma con in squadra anche il Movimento 5 Stelle.

E in questo caso veronese di pochi mesi fa, Tosi aveva con se anche Forza Italia, ovvero un partito ufficiale del centrodestra, che non a caso lo ha poi candidato e eletto in Parlamento a settembre.

Una curiosità sul film del Terzo Polo che si ripete. Quando Letizia Moratti ha fallito la rielezione a Sindaco di Milano nel lontano 2011, contro di lei si candidò Sindaco il Presidente del Consiglio Comunale Manfredi Palmeri, che veniva da una lunga storia in Forza Italia e che allora rappresentava il Terzo Polo di Casini e Fini.

Il risultato di quelle elezioni cambiarano la storia politica di Milano con la vittoria di Giuliano Pisapia dopo 18 anni ininterrotti di vittorie del centrodestra. Diciamo un caso Verona 2022 con molte differenze e qualche similitudine.

Ironia della sorte lo stesso candidato Sindaco che in parte ha contribuito alla sconfitta di Letizia Moratti 11 anni fa potrebbe essere, secondo alcune notizie, parte proprio di questa sfida Lombardia 2023, stavolta insieme all’ex Sindaco. 

Nelle valutazioni di queste intense ore, soprattutto in casa del centrosinistra, rivedere questi film potrebbe essere utile a capire cosa scegliere. La sensazione è che il centrodestra li abbia già studiati e che si sia lanciato sulla ricandidatura di Attilio Fontana non a caso. Chissà mai che dopo le regionali lombarde non si possa pensare ad una fiction appassionante.