Politica
Regionali, Emilia Romagna? Partita chiusa. In Liguria e in Umbria... L'analisi
Come stanno i partiti nel cuore dell'estate e in vista delle sfide dell'autunno
Fratelli d’Italia mantiene il primo posto, con una quota fra il 28 e il 29 per cento. Al secondo posto troviamo il Pd, attorno al 23 per cento. Segue il M5S, che si muove in una fascia fra l’11 e il 13 per cento
Fra poco più di un mese l’estate sarà finita, e il calendario autunnale ci presenterà una serie di importanti appuntamenti politici, in particolare con le elezioni in tre regioni italiane: Emilia-Romagna, Liguria e Umbria. Come si presenta lo “stato di salute” dei partiti, in questa calda estate 2024?
I sondaggi sulle intenzioni di voto ci restituiscono un quadro abbastanza stabile. Fratelli d’Italia mantiene il primo posto, con una quota fra il 28 e il 29 per cento. Al secondo posto troviamo il Pd, attorno al 23 per cento. Segue il M5S, che si muove in una fascia fra l’11 e il 13 per cento. Al quarto posto si è consolidata Forza Italia, attorno al 9 per cento. La Lega è fra l’8 e l’8,5 per cento. Alleanza Verdi Sinistra è a quota 6,5 per cento. Seguono Azione al 3 per cento, Italia Viva al 2,5 e +Europa al 2 per cento. Questo significa che la maggioranza di governo conta su un 45 per cento pieno di intenzioni di voto, ma anche che un eventuale campo largo (Pd più M5S più AVS più Azione più +Europa, quindi senza contare IV) potrebbe fare altrettanto. Poiché l’orientamento dell’opposizione è quello di affrontare i prossimi appuntamenti elettorali con i partiti uniti anziché divisi, possiamo ipotizzare che da settembre in poi inizierà una stagione politica decisamente più competitiva rispetto alla prima parte della legislatura.
Quali sono le sfide che i partiti devono affrontare nei prossimi mesi? Per FdI, il tema è il consolidamento della sua percezione come grande partito, che ha una classe dirigente adeguata rispetto al compito di guidare un Paese complesso come l’Italia. Per la Lega, si tratta invece di ritrovare un’identità distintiva e un equilibrio rispetto alla presenza, comunque ingombrante, del generale Roberto Vannacci. Forza Italia sta vivendo una stagione di vera e propria rinascita e ha l’opportunità di far in qualche modo rivivere quello che fu il sogno berlusconiano di un’Italia più serena e moderna.
Anche il Pd sta attraversando un buon momento, avendo Elly Schlein imposto la sua figura come leader di un’opposizione che si vuole contrapporre nettamente alla maggioranza, sul piano dei valori e dei diritti civili. AVS può contare su un’area di disagio sociale crescente, specie per quanto riguarda la marginalizzazione economica e lavorativa di un significativo numero di cittadini. Le forze centriste, Azione e IV, hanno come sempre il tema di decidere che cosa vogliono fare da grandi, e da che parte dell’arco politico stare veramente.
Per quanto infine riguarda le elezioni regionali di novembre, è ancora presto per parlare di sondaggi. Ma le primissime rilevazioni ci fanno pensare che, a parte l’Emilia-Romagna, le altre due regioni siano contendibili da parte di entrambi gli schieramenti. Nulla sembra deciso, e la differenza la faranno veramente la qualità delle candidature e l’efficacia delle campagne elettorali.