Politica

Regionali, Salvini né rompe né cede. Ipotesi scambio Sardegna-'salva-Zaia'

Di Alberto Maggi

Lega, consiglio federale a Milano interlocutorio. Nessuna decisione sulle Regionali. Siluro a Tajani sulle alleanze Ue

Una soluzione potrebbe essere cedere la Sardegna a Fratelli d'Italia, ritirando così Solinas in cambio dell'impegno a votare in Parlamento la legge che elimini il vincolo del doppio mandato per i presidenti di regione. Obiettivo finale? Consentire a Luca Zaia di candidarsi il prossimo anno. Partito Sardo d'Azione verso Soru, così Salvini è costretto a trattare

 

Ufficialmente dalla Lega nessuna comunicazione sul delicatissimo tema delle candidature per le elezioni regionali al termine del consiglio federale del partito che si è tenuto a Milano. Ma secondo quanto Affaritaliani.it è in grado di rivelare, Matteo Salvini non ha annunciato né uno strappo con Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia, in particolare sulla Sardegna, ma nemmeno un cedimento al partito della presidente del Consiglio. Fonti presenti alla riunione del massimo organo della Lega riferiscono che il segretario "ha spiegato lo stato dell'arte", ovvero la situazione di stallo nel Centrodestra con la Lega che punta a ricandidare gli uscenti, compreso Christian Solinas in Sardegna, ma che il tavolo regionali e Fratelli d'Italia hanno deciso di puntare sul sindaco di Cagliari Paolo Truzzu.

L'impressione, nonostante non ci siano decisioni, è quella che il vicepremier Salvini intenda trattare al tavolo con Meloni e Antonio Tajani. Una soluzione potrebbe essere (ma il condizionale è d'obbligo) cedere la Sardegna a Fratelli d'Italia ritirando così Solinas in cambio dell'impegno a votare in Parlamento la legge che elimini il vincolo del doppio mandato per i presidenti di regione per consentire a Luca Zaia di candidarsi il prossimo anno nuovamente alla guida del Veneto.

A spingere Salvini verso la trattativa con Meloni e non allo strappo è anche l'ipotesi sempre più probabile che il Partito Sardo d'Azione, da anni costola della Lega nell'Isola e partito di Solinas, decida di rompere con il Centrodestra e anche con il Carroccio e di appoggiare la candidatura di Renato Soru.

SCHIAFFO A TAJANI E A FORZA ITALIA SULLE ALLEANZE EUROPEE - “Il gruppo Id oggi conta una sessantina di parlamentari, ma secondo i sondaggi possiamo arrivare almeno a cento”. Così Matteo Salvini durante il consiglio federale della Lega in corso in via Bellerio a Milano. “Il centrodestra unito è un valore in Italia e non solo. Per noi la compattezza è fondamentale anche in Europa. Chi divide, magari dicendo no a Marine Le Pen, fa il gioco della sinistra” ha aggiunto Salvini, che poi è tornato a esprimere soddisfazione perché “la Lega aumenta i tesserati,  ma crescono anche le sedi fisiche aperte e gli amministratori iscritti”. Chiaro il riferimento alla posizione del Ppe e in Italia di Forza Italia e del vicepremier e ministro degli Esteri Tajani che continua ad escludere accordi con la destra francese di Marine Le Pen. La premier Giorgia Meloni aveva invece aperto a un confronto con Le Pen nella con il Rassemblement National nella conferenza stampa di inizio anno.

GRAZIE A GIORGETTI E CRITICHE ALLA BCE - Il consiglio federale della Lega è iniziato da pochi minuti, presieduto da Matteo Salvini. Tra gli altri, in collegamento da Bruxelles, c’è il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. All'inizio della riunione, il segretario leghista - fa sapere il partito - ha ringraziato il titolare di via XX Settembre per “il lavoro di questi mesi”. La riunione si è aperta con alcune riflessioni su economia ed Europa, non sono mancate critiche alle scelte della Bce. 

LEGA, SALVINI: “TESSERATI AUMENTATI DEL 10%” - “C’è un aumento superiore del 10% dei tesserati”. Lo ha annunciato Matteo Salvini durante il consiglio federale del partito in corso in via Bellerio a Milano. Il leader ha citato i dati del 2023 rispetto al 2022, sollecitando massimo impegno affinché i prossimi mesi siano ancora più positivi.

FISCO, SALVINI: “DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE SOLO PROBLEMI PER I CITTADINI” - “L’agenzia delle entrate non può essere solo una fonte di problemi per i cittadini”. Lo ha detto Matteo Salvini durante il consiglio federale della Lega, toccando il tema fiscale. La riunione è durata più di due ore, è stata l’occasione per fare il punto della situazione politica e dopo il leader hanno preso parola coordinatori regionali e governatori.