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Politica
Renzi apre a Calenda, verso il terzo polo con Italia Viva e Azione

Elezioni politiche 2022: alleanza con Renzi "non scontata", Calenda: "Non e' detto che Meloni vinca. Prendero' molti voti in uscita dal centrodestra"

"Quest'area riformista, questo terzo polo, nel Paese c'e'. A chi mi domanda: "ma che farete con Calenda, ora che Azione ha rotto il patto con il Pd?", rispondo semplicemente che noi ci siamo. E siamo disponibili a dare una mano perche' l'obiettivo di fare il Terzo Polo richiede generosita' e impegno. Se Calenda ci sta, noi ci siamo. Oggi l'ho detto in questa intervista a 'Il Messaggero'. Se Calenda preferisce andare da solo, non lo capisco ma lo rispetto e gli faccio i migliori auguri. Non e' un problema di firme o di liste: e' un problema politico. La scelta e' chiara. C'e' una casa comune a Bruxelles, che si chiama Renew Europe. Se vogliamo costruirla anche in Italia, noi siamo della partita. Altrimenti amici come prima, ma nessun teatrino mediatico come quello di questi giorni". Lo scrive Matteo Renzi nella sua E-news. 


Elezioni: Renzi, porte aperte a Calenda. Uniti facciamo il botto - "Quando abbiamo lavorato insieme, abbiamo lavorato bene. In particolar modo durante il periodo in cui abbiamo condiviso responsabilita' varie di Governo". Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi in un'intervista a 'Il Messaggero', parlando del segretario di Azione, Calenda. "Le idee in comune sono piu' vicine delle diversita' metodologiche e caratteriali che ci separano - continua Renzi - Noi ci siamo posizionati sul Terzo Polo da subito. Se Azione ci sta, siamo pronti a ricominciare insieme, senza primogeniture ma puntando al bene dell'Italia. Io e Carlo insieme possiamo fare il botto".

Calenda: un accordo con Renzi non e' ne' scontato ne' banale - Torna a parlare della rottura dell'alleanza con i dem "figlio di un negoziato durissimo e un compromesso" tanto che "si erano create due ali della coalizione, una delle quali contraria a tutto quello che dice l'altra" e poi parla del possibile accordo con Italia Viva annunciando "ci incontreremo per discuterne". Cosi' in un'intervista a Repubblica, il leader di Azione, Carlo Calenda parlando delle elezioni e delle alleanze. "Il problema del Pd e' sempre lo stesso - sottolinea -, siccome non si sente in grado di rappresentare tutta la sinistra, mette dentro chiunque. Temevano che Fratoianni e Bonelli andassero con Conte. A fare cosa, Mele'nchon con la pochette? E' finita a bordello e per la sinistra sara' una sconfitta clamorosa".

E' certo che non avra' bisogno di raccogliere le firme per presentarsi "In ogni caso non ho problemi a farlo" e non ha paura che con la sua scelta di rompere con i dem favorisca la destra: "Non e' detto che Meloni vinca. Prendero' molti voti in uscita dal centrodestra, ci sara' una grande onda di consenso come e' accaduto a Roma - evidenzia -. Se vado bene togliero' tantissimi consensi alla destra nel proporzionale e questo compensera' il risultato dei collegi, anzi il saldo per loro sara' negativo. Posso mandare Forza Italia sotto il 3%". Calenda e' pronto a discutere con Renzi per un'alleanza, ma precisa: "Un accordo tra di noi non e' ne' scontato ne' banale - commenta -. Con Renzi ci sono rapporti deteriorati nel tempo, ci unisce una consonanza programmatica e ci dividono alcune scelte".

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