Politica
Renzi: "Conte cambia idea per la poltrona”. Poi lancia un segnale al Pd
Renzi cita Martinazzoli: "Io credo che la politica e' altrove. Noi vi aspetteremo lì". Bellanova: 'Non verità in replica, ma ci asteniamo'
Renzi: "Serve un governo più forte. Da mesi chiediamo cambio di passo"
"Quando una storia volge al termine, vale la pena dirsi le cose senza lasciare niente in sospeso", così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha iniziato il suo intervento al Senato nel corso della discussione generale al termine delle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. "Noi pensiamo che il suo Governo non sia il Governo più bello del mondo, pensiamo che per la drammaticità della pandemia, per la tragedia in corso, ci sia bisogno di un Governo più forte. Davanti alla tragedia che il paese sta vivendo, non basta la narrazione politica del "gli altri paesi ci copiano, siamo un modello". Non è ancora aperta la crisi istituzionale, ma ci sono invece tre crisi aperte, non per colpa sua, certo. La crisi economica innanzitutto: l'Italia è messa peggio di tutti per la caduta del Pil 2020 (- 10%) e le previsioni della Banca D'Italia prevono una crescita dimezzata rispetto alle previsioni dell'esecutivo".
"Poi, la crisi sanitaria: l'Italia è il paese col peggior rapporto al mondo tra popolazione e decessi per Covid. Occorre investire di più in Sanità".
"Terzo, il record negativo della crisi educativa e scolastica. Questi tre macigni non sono entrati nel suo discorso, io mi sarei aspettato da lei un grande sogno, una visione, un orizzonte. Le abbiamo chiesto un dibattito sul futuro del Paese, non delle poltrone". E ancora: "Sono mesi che chiediamo un cambio di passo. Questo è il momento per guardarsi dentro fino in fondo e decidere. Ora o mai più".
"Abbiamo tre record negativi, sull'economia, sulla sanita', sulla scuola, tutti temi assenti nel suo discorso, signor presidente, lei non ha fatto un elenco ambizioso, lei non ha indicato un grande sogno per il futuro del paese, una visione. Noi non abbiamo chiesto di essere accontentati con qualche posto, lei ha avuto paura di salire al Quirinale per le dimissioni, lei ha scelto un arrocco istituzionale". "Da mesi chiediamo una svolta - ha aggiunto -. Sono mesi che vi chiediamo di cambiare, siamo stati fin troppo pazienti".
Governo: Renzi a Conte, ci giochiamo futuro, ora o mai piu'
"C'e' bisogno di dirci le cose in faccia, in modo tranquillo. Non e' il momento della crisi? Questo e' un momento opportuno, ora o mai piu' si puo' fare la discussione. Ora ci giochiamo il futuro, non fra sei mesi. Ora o mai piu' perche' c'e' un nuovo presidente degli Stati Uniti". Lo ha detto Matteo Renzi intervenendo a Palazzo Madama. "Ora o mai piu' perche' qualche giorno fa sono stati fatti degli accordi impressionanti in medio Oriente. Ora o mai piu' perche' Merkel e Macron hanno siglato accordi con la Cina mentre noi siamo rimasti a guardare", ha aggiunto Renzi. "Ora o mai piu' perche' questo e' l'anno del G20 in Italia". E, ancora: Ora o mia piu' per l'economia, abbiamo il 160 per cento di debito e i ragazzi pagheranno il conto piu' di altri di questa crisi. Ora o mai piu' per il Mes".
Governo: Renzi a Conte, le manca gavetta, politica e' altro
"Chi perde oggi? Mi viene in mente quella pagina dei Malavoglia, quando lo zio Crocefisso riceve la notizia che qualcuno e' morto in battaglia. Chi ha perso? E ognuno dice: io non ho perso. Ma l'Italia sta perdendo la sua piu' grande occasione dopo il piano Marshall. presidente, faccia un passo in avanti, non trasformi in una mera distribuzione di incarichi". Lo ha detto Matteo Renzi intervenendo a Palazzo Madama. "le e' mancata la gavetta della politica e immagina che la politica sia solo l'arte del governo. ma questa arte non e' solo distribuire una poltrona. Ha dato l'impressione di avere la preoccupazione di assegnare incarichi".
Renzi a Conte, mi ha offerto incarichi internazionali
"Lei e' sempre stato cortese con me, quando ci siamo visti mi ha offerto un incarico internazionale e io le ho detto gentilmente di no. La politica non e' solo distribuzione degli incarichi". Lo ha detto Matteo Renzi intervenendo a Palazzo Madama.
Governo: Renzi a Conte, usa istituzioni per attacco avversari
"Lei ha scelto di arroccarsi. Qualche collaborazione zelante ha dimostrato che lei utilizza i canali della comunicazione istituzionale per attaccare gli avversari politici. A meno che non si tratti davvero di un attacco hacker". Lo ha detto Matteo Renzi intervenendo a Palazzo Madama.
Governo: Renzi a Conte, rinunciamo a poltrone non a idee
"Se voi ve ne andate perderete tutto, ci hanno detto. Si'. E ve lo diciamo guardandovi negli occhi. Quando si fa politica si puo' anche rinunciare a una poltrona, non si puo' rinunciare a una idea". Lo ha detto Matteo Renzi intervenendo a Palazzo Madama.
GOVERNO. RENZI A CONTE: TORNI ALLA POLITICA, NOI SAREMO LI'
"Lei ha scelto del tutto legittimamente una strategia. Ha scelto di arroccarsi. Ha detto: 'Vado in Parlamento', ed ha scelto, signor presidente, di giocare la carta dell'attacco sull'altro in nome della irresponsabilità", dice Matteo Renzi rivolgendosi in aula al Senato al presidente del consiglio Conte. Renzi conferma la decisione di non votare la fiducia, ma dà appuntamento a Conte a un successivo momento. "Lei puo' venire in Parlamento e trovare la maggioranza. Vediamo se arrivera' a 161. Ci sono stati momenti in cui questa maggioranza non e' stata trovata. Nel 1987, ad esempio, quando Mino Martinazzoli disse: "Non stiamo al gioco insomma...". Io credo che la politica e' altrove, e che prima o poi voi dovete tornarci. Noi vi aspetteremo lì".
RENZI: MAGGIORANZA NELLE AULE RACCOGLITICCIA, NO A MERCATO INDECOROSO
Renzi chiede al premier: "Volete andare avanti con una maggioranza raccogliticcia davanti al piu' grande piano per il paese? Vi auguro che sia maggioranza, perche' raccogliticcia lo e' di sicuro. Mi auguro - conclude - che nelle prossime settimane lei metta al centro le idee e non lo scambio di poltrone, perche' il paese non si merita un mercato indecoroso".
L'intervento di Teresa Bellanova
"La domanda che risuona è sempre la stessa: si può nel mezzo pandemia aprire crisi governo? Domanda legittima, ne siamo consapevoli, ma fuorviante. La vera domanda è: può un governo davanti a una pandemia, a una situazione drammatica, fare dell'emergenza la sua unica ragione di esistenza? Non può essere solo il dover fronteggiare l'emergenza a tenere in piedi un governo, ma una visione di futuro, gli atti, le forme, i progetti. E tutto questo nel suo intervento desolatamente manca". Lo ha detto Teresa Bellanova in dichiarazione di voto sulla fiducia al Senato.
Continua dicendo che questo "non è il braccio di ferro tra Renzi e Conte, ma se prevale il rispetto della Costituzione e l'interesse pubblico o se prevalgono i tatticismi, l'immobilismo, l'interesse di parte, la trattativa sotto banco". e dice in Aula al Senato- "Presidente, nonostante le non verità di cui è piena la sua replica il nostro è un voto di astensione" -e aggiunge rivolgendosi al premier Conte- "La sua relazione non ci autorizza a cogliere significativi segnali di cambio di passo, come auspicato da tutti".
Conlude: "Per noi non abbiamo chiesto nulla, non abbiamo seminato mine ma abbiamo avanzato solo proposte per il futuro del Paese", mentre il premier Conte, "invece di scegliere la responsabilità e andare avanti attraverso un confronto, si è impegnato senza sosta in prima persona in una ricerca tartufesca dei responsabili" e lo ha fatto non sulla base "di una visione e di contenuti, ma per pura sopravvivenza, la sua". L'ex ministra di Iv ha parlato di "allargamento della maggioranza a un incomprensibile meticciato", ha spiegato che al paese "non serve un Highlander, ma una visione", ha scandito che "la mediazione è lavoro lungo e complicato e lei non è stato adeguato".