Politica
Report, Renzi: "Furono Napolitano e Pignatone a bloccare Gratteri ministro"



Il leader di Italia Viva svela un clamoroso retroscena sulla bocciatura alla Giustizia nel 2014 del procuratore di Catanzaro
Report, Renzi: "Il nome di Pignatone mi è stato fatto dal Quirinale"
Clamoroso retroscena svelato da Renzi sulle nomine dei ministri del suo governo nel 2014. Il leader di Italia Viva in un'intervista concessa a Report, che andrà in onda su Rai Tre questa sera, fa i nomi di chi non ha voluto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri come ministro della Giustizia. A bloccare la nomina - si legge sul Fatto Quotidiano - fu il Quirinale ma un ruolo di primo piano lo ebbe anche Giuseppe Pignatone, già procuratore capo di Roma e oggi presidente del Tribunale Vaticano. L'ex premier fa luce su uno degli episodi più controversi della storia recente: "ll presidente Napolitano, - svela Renzi a Report - con le sue motivazioni, decise di non nominare Nicola Gratteri, ministro di Giustizia. Che siano intervenuti i magistrati, penso di poterlo chiarire: se lei mi domanda di Pignatone, le dico di sì perché è un nome che mi è stato riferito nel corso dei miei colloqui al Quirinale".
Renzi - prosegue il Fatto - si è si soffermato anche su un altro episodio che lo ha visto protagonista quando era presidente del Consiglio: l’incontro avvenuto nella primavera-estate del 2014 in una saletta riservata di un aeroporto di Malpensa con l’allora procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati, proprio lo stesso periodo in cui ad Alfredo Robledo veniva revocata l’indagine sul mega appalto per la piastra di Expo in odore di combine. spendere o bloccare le inchieste. E che spiega così perché ringraziò il procuratore capo dopo il successo di Expo. "Se hai una situazione - spiega Renzi - nella quale si rischia di bloccare tutto, un grande evento internazionale che salva l’immagine di Milano e dell’Italia nel mondo hai delle persone che lavorano nel rispetto istituzionale, come fa la Procura di Milano, come fa il Dagl, come fa l’Anac, io da presidente del Consiglio dico grazie".